L'attimo fuggente: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 1036884 di 79.18.64.18 (discussione)Per le sezioni Citazioni su e voci tematiche la citazione deve essere inserita 2 volte: Prima nella voce dell'autore della citazione con fonte, e solo dopo si può ripetere l'inserimento con il solo nome ed il wikilink. Per questo autore ci protrebbe essere un problema di rilevanza enciclopedica. Rimosso Tom Schulman per lo stesso motivo
Etichetta: Annulla
→‎Frasi: + wlink. Correggo: per Tom Schulman non ho rimosso niente, non c'era nulla da rimuovere.
Riga 57:
*Continuate a strappare ragazzi. Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sarebbero i vostri cuori e le vostre anime. Grazie mille Dalton. Armate di accademici avanzano misurando la poesia. No! Non lo permetteremo. Basta con i J. Evans Prichard. E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, [[parola|parole]] e [[idea|idee]] possono cambiare il mondo. Quello sguardo negli occhi di Pitts dice che la letteratura dell'Ottocento non c'entra con le facoltà di economia e di medicina, vero? Può darsi. E lei, Hopkins, è d'accordo con lui e pensa: "Eh, sì, dovremmo semplicemente studiare il professor Prichard, imparare rima e metrica e preoccuparci di coltivare altre ambizioni." Ho un segreto da confessarvi, avvicinatevi. Avvicinatevi. Non leggiamo e scriviamo [[poesia|poesie]] perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento, ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando [[Walt Whitman]], «''Oh me, oh vita, domande come queste mi perseguitano. | Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. | Che v'è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita? | Risposta. | Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, | che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un [[verso]]. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso.''»<ref>{{Cfr}} ''Ahimè! Ahi vita!'' di [[Walt Whitman]], dalla raccolta ''Foglie d'erba'': «''Ahimè, ahi vita! domande come queste mi perseguono, | d'infiniti cortei d'infedeli, città gremite di stolti, | io che sempre rimprovero me stesso, (perché chi più stolto di me, chi di me più infedele?) | d'occhi che invano anelano la luce, scopi meschini, lotta rinnovata ognora, | dagli infelici risultati di tutto, le sordide folle anfananti, che in giro mi vedo, | degli anni inutili e vacui degli altri, e io che m'intreccio con gli altri, | la domanda, ahimè, che così triste mi persegue, – Che v'è di buono in tutto questo, o Vita, ahimè? | RISPOSTA | Che tu sei qui – che esistono la vita e l'individuo, | che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuirvi con un tuo verso.''»</ref> Quale sarà il tuo verso?<ref>Alcuni passaggi di questo monologo del professor Keating sono stati utilizzati dalla [[Apple]] per uno spot commerciale nel 2014. A pronunciare le battute è lo stesso [[Robin Williams]] nello spot in lingua originale ed il doppiatore del professore nel film, [[Carlo Valli]], nello spot in lingua italiana. {{Cfr}} ''[http://www.huffingtonpost.it/2014/01/14/ipad-air-lo-spot-della-apple-inno-alla-poesia-_n_4595319.html iPad Air, lo spot della Apple recita il film "L'attimo fuggente"]'', ''Huffington Post.it'', 14 gennaio 2014.</ref> ('''Keating''')
 
*«Andai nei [[bosco|boschi]] perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, [...] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.»<ref>Neil sta leggendo una frase di [[Henry David Thoreau]] tratta da ''Walden, vita nei boschi''. Cfr: «Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici».</ref><ref>Successivamente nel film parte della citazione verrà ripetuta in coro dai ragazzi membri della "Setta dei Poeti Estinti" (''Dead Poets Society'', come il titolo originale del film) all'inizio delle loro riunioni. Il professor Keating leggerà poi questa frase (leggermente modificata) su un quaderno di Neil.</ref> ('''Neil''')
 
*Era una notte buia e gelida e una vecchia signora, che aveva la passione di costruire [[puzzle]], se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo, a completare il suo nuovo puzzle. Ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore, che l'immagine che si formava era quella del suo salotto. E la figura al centro del puzzle, una volta composta, era lei stessa. Con le mani tremanti, sistemò allora gli ultimi quattro pezzi e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L'ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti. ('''Neil''')