Mohammad Reza Pahlavi: differenze tra le versioni

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*Mi risulta che gli storici sia occidentali che orientali concordano tutti nel considerare la dinastia dei quajar scarsamente importante, ma va detto a suo discarico che essa fu la prima dinastia persiana a dover sopportare il peso dell'imperialismo russo e inglese. (p. 25)
 
*[[Dario I di Persia|Dario il Grande]] sottolineò a più riprese l'importanza di parlare con sincerità e di bandire ogni menzogna. (p. 30)
 
*[[Cosroe I|Khosro Nushirwan]] [...] meritò l'appellativo di "Giusto", benché talvolta si comportasse in modo inutilmente crudele. [...] Fra le altre cose, Khosro accolse anche alla sua corte i filosofi greci neoplatonici perseguitati dagli imperatori romani e li ospitò per un certo periodo, fino a quando non gli fu garantito che essi avrebbero potuto tornare sani e salvi alle loro case senza subire ulteriori persecuzioni. Anche verso i cristiani Khosro Nushirwan dimostrò la massima tolleranza. (pp. 30-31)
 
*[[Reza Shah Pahlavi|Mio padre]] era un uomo di carattere forte e dalla personalità dominante. Per questo la sua carriera procedette rapidamente. A quei tempi l'esercito persiano non aveva ufficiali di complemento, e il balzo da soldato semplice a ufficiale di carriera che mio padre riuscì a compiere fu enorme. In realtà sarebbe stato molto difficile ignorare e tener nell'ombra le sue qualità eccezionali. Ampio di spalle e di statura imponente, aveva tratti marcati e rudi. Il suo sguardo colpiva chiunque lo avvicinasse. Gli bastava un'occhiata per far tremare anche gli uomini più coraggiosi. A me è stato raccontato in seguito che gli ufficiali russi della brigata cosacca provavano davanti a lui paura mista ad ammirazione.<br>La passione per lo studio non abbandonò mai mio padre. Benché fosse ormai adulto, volle egualmente cominciare dal principio e imparar a leggere e scrivere. (p. 37)