Shāh-Nāmeh: differenze tra le versioni

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===Explicit===
''Ognun che alberga | Senno e fede e saggezza entro al suo core, | Mi loderà dopo la morte mia, | Ned io morrò più mai, ch'io son pur vivo | Da che il seme gittai di mia [[parola]].''
 
==Citazioni sullo ''[[Shāh-Nāmeh]]''==
*Il Libro dei Re si può dividere come in due parti, una delle quali è tutta eroica e leggendaria, mentre l'altra è storica, aggirandosi intorno alle imprese d'Iskender o Alessandro Magno in Oriente e raccontando con molte favole la storia dei Sassanidi fino al 651 dell'Era volgare, nel qual anno la Persia fu conquistata dagli Arabi. La prima parte incomincia col primo uomo e primo re, Gayumers, e ha per suo principale soggetto una guerra secolare degli Irani coi Turani, popoli dell'Asia settentrionale, e coi Devi o demoni, creature di Ahrimane, cioè del genio del male. Non v'ha alcun dubbio che sotto questo nome di Devi non si celi una popolazione antichissima che gl'Irani trovarono sul lungo quando discesero nell'Iran, e che essi dovettero sottomettere e sterminare in parte. Ma questa guerra contro i Devi e contro i Turani agli occhi degl'Irani aveva un significato veramente grande. Essa rappresentava in terra visibilmente la gran lotta tra il male e il bene, fra il creatore, Ormuzd, e il nemico d'ogni bene, Ahrimane, alla quale tutti gli uomini, per un dovere morale, sono obbligati a prender parte. Come il male si può e si deve combattere con le opere pie e buone, così esso si può anche combattere con le armi, e gli eroi dell'Iran, quando scendono in campo contro Devi e Turani, altro non fanno che soddisfare a quest'obbligo morale. ([[Italo Pizzi]])
 
==Bibliografia==