Avestā: differenze tra le versioni

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*''Oh! Mithra, | Fonte di gioia all'arie regioni | E di felicità, dai vasti paschi, | Onorerem d'offerte. Egli pertanto | Da noi si adori, lui, ch'è onniveggente, | Onniaudiente, socievol, verace, | Dai paschi spaziosi, inclito e bella- | mente formato, dall'ampie vedette, | Vigile, insonne eroe!'' (''Yasht'', X, Italo Pizzi, p. 205)
*''Mithra adoriam dai vasti paschi! Lui, | Vigor chiedendo ai palafreni e ai corpi | Salute e forza, adorano i curuli | Guerrieri, alti sul dorso de' cavalli, | E pieno degli avversi lo sterminio | Gli domandano, e piena la sconfitta | Dei nemici, e degli emuli, in lor foga | Impetuosi, avversi, ampia la strage.'' (''Yasht'', X, Italo Pizzi, p. 206)
*{{NDR|Su Mithra}} ''Egli una schiera | E procacciasi e adunasi, ed ha mille | E mille potestà, signoreggiante, | Dominante, onnisciente. Egli la pugna | Forte sospinge, là, nelle battaglie, | Forte resiste, e resistendo forte | Nelle battaglie, le inimiche schiere | Tutto disperde. Vanno scompigliate | Ambe allor dell'esercito nemico | L'ali, quando è sospinto alla battaglia, | E dell'oste barbarica la media | Turba ei riempie di terror. Sgomento | E spavento, ei che il può, dentro vi spande; | Di lor che lo ripudiano, le teste | Abbatte al suol, di lor che lo ripudiano, | Lunge i capi disperde. Oh! desolate | Son le dimore, diserte di figli, | Squallide, dove ad abitar si stanno | Quei che Mithra ripudiano, protervi, | Di santità nemici; e tortuoso | Segue e triste sentiero ogni giovenca | Dall'unghia ossuta là, nelle contrade | Di chi Mithra rinnega.'' (''Yasht'', X, Italo Pizzi, pp. 207-208)
 
==Citazioni sull'Avestā==