Filippo de Commynes: differenze tra le versioni

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:{{en}} ''Now in my opinion, out of all the countries I have personally known, England is the one where public affairs are best conducted and regulated with least violence to the people. There no buildings are knocked down or demolished through war, and disaster and misfortune befall those who make war''.
 
*{{NDR|Come ambasciatore francese a [[Venezia]]}} Dapoi mi misero in altre barche, di piatta forma maggiori assai delle gondole, {{sic|frà}} quali due ve n'erano coperte di raso cremesino et tutto il {{sic|dì}} dentro disteso di bellissimi tappeti, capace ciascuna di quaranta persone. Piacque loro, ch'io sedessi nel {{sic|mezo}} delli due Ambasciatori (luogo in Italia {{sic|piu}} {{sic|honorato}}) e condussomi lungo il [[Canal Grande|gran Canale]], che {{sic|fà}} una strada larghissima, {{sic|perche}} anco le Galee vi passano al traverso, et io vi vidi legni di quattrocento botte, e più. {{sic|Diuide}} come per mezo tutta la Città, et a mio giudicio è la più bella cosa, che sia nel mondo, et la meglio {{sic|fabricata}}. Le case sono grandi, et alte, di buona pietra: l'antiche si veggono p{{NDR|er}} la maggior parte dipinte tutte. Quelle che sono edificate da cent'anni in {{sic|quà}}, hanno la facciata di {{sic|Marmo}} bianco condottovi da Istria, cento miglia discosto, con molti gran pezzi di porfido, et serpentino. La maggior parte di esse hanno almeno due stanze co'l palco indorato e con ornamenti di {{sic|Marmo}} ne i camini, intagliato di varie forme. Il legno de i letti et delle contraporte è vagamente {{sic|laurato}} in oro, et sopra tutto esse case sono {{sic|abondeuoli}} di ricchi arnesi. Ella è la più trionfante Città, ch'io m'abbia veduto giamai [...]<ref>Da ''Delle Mémorie Di Filippo Di Comines'', Venezia, Appresso i Bertani, 1640, [https://books.google.it/books?id=IudAAAAAcAAJ&dq=&pg=PA255#v=onepage&q&f=false p. 255].</ref>
 
==Note==