Iliade: differenze tra le versioni

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*''Crise, il re sommo Agamennón mi manda | A ti render la figlia, e offrir solenne | Un'ecatombe a Febo, onde gli sdegni | Placar del nume che gli Achei percosse | D'acerbissima piaga.'' ([[Ulisse]] al padre di Criseide: libro I, vv. 584 – 588, trad. di V. Monti)
*''Tutti ancora dormìan per l'alta notte | i guerrieri e gli Dei; ma il dolce sonno | già le pupille abbandonato avea | di Giove che pensoso in suo segreto | divisando venìa come d'Achille, | con molta strage delle vite argive, | illustrar la vendetta.'' (da ''Libro II'', 1960)
*''S'alzò, si mise a sedere, indossò il [[chitone]] delicato, | bello, pulito, intorno si mise un largo mantello, | ai piedi vigorosi calzò i sandali belli, | alle spalle si appese la spada con le borche d'argento; | prese infine lo scettro paterno, per sempre durevole; | e si recò con questo alle navi degli Achei vestiti di bronzo.'' (da ''Libro II'', versi 42-47, trad. di G. Cerri)
*''Poiché sotto i lor duci ambo schierati | gli eserciti si fur, mosse il troiano | come stormo d'augei, forte gridando | e schiamazzando, col romor che mena | lo squadron delle [[gru]], quando del verno | fuggendo i nembi l'oceàn sorvola | con acuti clangori, e guerra e morte | porta al popol [[pigmei|pigmeo]].'' (da ''Libro III'', 1960)
*''Incostante, com'aura, è per natura | De' giovani il pensier''. (III, 143-143)