Lingua ligure: differenze tra le versioni

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*I [[Dialetto|dialetti]] sono idiomi non imposti dall'autorità, ma inventati dalle etnie che hanno avuto l'urgenza di comunicare: dico l'urgenza ma in effetti hanno avuto miracoli di tempo a disposizione per inventare, per impegnarsi nell'affinare linguaggi che sempre più rassomigliassero a loro e al loro circostante. Forse non è azzardato dire che le lingue locali assomigliano un po' ai posti dove vengono parlate: così certe asperità che riscontro nell'aostano e che sembrano rispondere, fare da eco, alla durezza delle rocce delle montagne che le circondano, si addolciscono nel piemontese della grande pianura, che suona dolce come dolce suona la lingua della vicina Francia.<br>Allo stesso modo la vischiosità del ligure, del genovese in particolare, non è poi tanto lontano dal ''lepego'', dalla scivolosità dei ponti delle barche e dei moli.
*Il genovese sembra la lingua creata per le canzoni come l'ebraico quella delle profezie.
*Mi sono nascosto dietro il dialetto genovese perché certe parole, che in italiano hanno un significato fortemente volgare, in genovese perdono questa connotazione. A Genova '"belin'", che individua l'organo genitale maschile, è un lubrificante del linguaggio, del tutto privo di valenza negativa. La stessa cosa per '"mussa'", che invece indica l'organo genitale femminile e, per traslato, vuol dire balla. Forse perché Genova è piccola, ha imparato ad usare tutti i propri vecchi vocaboli.
*Quello genovese per me non è un dialetto, ma una lingua; del resto i dialetti assurgono a dignità di lingua per motivi politici e militari. [...] Il genovese ha come minimo 2.500 vocaboli di importazione araba: ciò dimostra come i contatti con gli arabi siano stati molto intensi. Del resto Genova, dal punto di vista commerciale, a parte i rapporti con l'Europa (Inghilterra e Olanda) che erano piuttosto saltuari, ha dovuto focalizzare i propri commerci sull'Africa, perché dall'altra parte c'era Venezia, e ogni volta che le navi genovesi si provavano ad affacciarsi oltre Creta erano botte da orbi. Ma a quei tempi il genovese ed il veneziano erano i linguaggi internazionali, come oggi il francese e l'inglese.