Pietro Anastasi: differenze tra le versioni

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*Paragonato ai centravanti tradizionali, è un misto di Gabetto e Lorenzi, ha più estro che tecnica, più possesso fisico dell'azione che senso tattico; caccia il goal come uno stallone la femmina. ([[Vladimiro Caminiti]])
*Pietro Anastasi finì per essere il simbolo vivente di un'intera classe sociale: quella di chi lasciava a malincuore il meridione per andare a guadagnarsi da vivere nelle fabbriche del Nord. ([[Alessandro Baricco]])
*Rientrava, svariava, scattava, trascinava. Una furia, sull'intero fronte d'attacco, di quelle che la porta la sentono senza bisogno di vederla [...]. Con la [[Tifoseria della Juventus Football Club|tifoseria bianconera]] fu amore a prima vista. Non solo il ragazzino ci dava dentro come un matto, con quegli strappi improvvisi, con smarcamenti continui che era l'istinto a dettargli, con la generosità a tutto campo, con quei fior di gol che segnava. Ma prima ancora per la sua [[sicilia]]nità, in un'epoca in cui era stata una vera e propria migrazione di massa dal sud a dotare gli stabilimenti torinesi della Fiat di nuova manodopera: non a caso i più amati dal Comunale bianconero di quegli anni furono il catanese Anastasi, il leccese [[Franco Causio|Causio]], il palermitano [[Giuseppe Furino|Furino]]. E quando dopo tanto tempo e non poche disavventure, Anastasi tornò in quello stadio con la maglia dell'Ascoli [...], un suo gol che condannò la Juve alla sconfitta fu salutato da un'ovazione del pubblico che scattò in piedi commosso. ([[Gigi Garanzini]])
*Un grande giocatore, per abilità, per destrezza, per generosità. ([[Candido Cannavò]])