Luigi Einaudi: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Luigi Einaudi: Commonwealth delle nazioni
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*Se lo Stato, nei suoi tronconi, avesse dovuto, per far fronte al suo fabbisogno, ricorrere soltanto ai biglietti, sarebbe stato il diluvio universale cartaceo. I prezzi, invece di moltiplicarsi in media per 20-25 in confronto al 1938, si sarebbero moltiplicati per 50 o 60; e il crescere vertiginoso dei prezzi avrebbe cresciuto a sua volta le spese pubbliche, sicché il disavanzo non si sarebbe limitato a 631 miliardi, ma si sarebbe spinto a 1000, a 2000 e chissà fin dove. Sarebbe stato il finimondo e forse la lira avrebbe fatto la mala fine. Chi ci salvò fu il [[risparmio]] del Paese. Consapevolmente o inconsapevolmente, recando i propri risparmi alle banche e alle casse di risparmio, le quali lo riversavano in massima parte alla Banca d’Italia, la quale a sua volta lo trasmetteva al Tesoro – e tutto ciò accadeva fatalmente, perché banche e casse non potevano pagare interessi ai depositanti se non impiegavano i depositi presso l’unico cliente, che in tutti i Paesi del mondo in tempo di guerra è lo Stato – i risparmiatori salvarono il Paese dall’estrema rovina.<ref>Da ''Il Paese salvato dal risparmio'', ''Libertà'', 16 aprile 1946.</ref>
*Tutti nasciamo spontaneamente [[virtù|virtuosi]], [[intelligenza|intelligenti]], [[liberalismo|liberali]] e [[Juventus Football Club|juventini]]. Taluni, poi, crescendo si corrompono e diventano [[Idiozia|imbecilli]], [[Football Club Internazionale Milano|interisti]] o [[Associazione Calcio Milan|milanisti]].<ref>Citato in Fulvio Paglialunga, ''[http://www.rivistastudio.com/standard/i-presidenti-della-repubblica-del-pallone/ I presidenti della Repubblica del pallone]'', ''Rivista Studio'', 9 febbraio 2015.</ref>
*Un passo gigantesco sulla via della società di nazioni uguali fu compiuto con la creazione della ''[[Commonwealth delle nazioni|British Commonwealth of Nations]]'', che male si esprime con la espressione comune di «impero inglese», quando non di un impero si tratta, ma di una società di Stati liberi, indipendenti ed uguali.<ref>Da ''Gli ideali di un economista'', p. 177.</ref>
 
==''Il problema delle abitazioni''==