Impero romano: differenze tra le versioni

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Ernest Barker
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*L'Impero di Roma sarebbe stato solo una conquista effimera se si fosse limitato a imporre al mondo, con la forza, un'organizzazione politica e anche giuridica. La sua vera grandezza risiedeva forse maggiormente in quella che fu, e resta tuttora, la sua influenza spirituale. Fu Roma che aprì in Occidente, regioni sconfinate a tutte le forme della cultura e del pensiero e che, in Oriente, permise ai tesori della spiritualità e dell'arte ellenici di sopravvivere, conservando la propria virtù fecondatrice. ([[Pierre Grimal]])
 
*L'Impero romano, che successe all'Impero ellenistico, nacque nel primo secolo avanti Cristo. Sorse quando Roma venne a contatto con le idee e i sistemi dell'oriente ellenistico e li assorbì e quando ebbe in eredità e la deificazione del sovrano, che comincia già con Giulio Cesare, e la teoria stoica della Cosmopolis, che trovò il suo più nobile difensore nell'imperatore Marco Aurelio. ([[Ernest Barker]])
 
*L'Impero Romano è crollato, la sua corazza amministrativa non ha resistito all'enorme spinta delle invasioni, la sua facoltà di rinnovarsi si è consumata, le sue province si sono isolate in altrettanti regni, il mondo si è aperto di più verso terre allora sconosciute, che ne hanno rotto gli equilibri, ma l'idea stessa di Roma è sopravvissuta come un mito vivificante, quello di una patria umana che la storia ha dimostrato non essere solo un sogno impossibile. ([[Pierre Grimal]])