Vittorio Sgarbi: differenze tra le versioni

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*[[Matteo Renzi|Renzi]] è tecnicamente un figlio di puttana. (da ''L'aria che tira'', LA7, 21 febbraio 2014)
*{{NDR|Rivolgendosi a [[Roberto D'Agostino]]}} Sei un volgare mascalzone. (da ''Blob'', 24 ottobre 1990)
*{{NDR|Rivolgendosi a [[Marco Travaglio]]}} Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te, questo siamo. Siamo un grande Paese! Siamo un grande paese con un diffamatore abituale. (da ''Annozero'', Rai 2, 1°º maggio 2008)
*Rivolgendosi a [[Alessandra Mussolini]]]] Ma chi cazzo sei tu? Capra! Oca! Ignorante! Vai a fare in culo! Merda secca! Merda secca! Hai rotto il cazzo! Cretina! Hai rotto i coglioni! Parla per te e non toccarmi! Merda! Vaffanculo! Mi hai rotto i coglioni! Parla per te ignorante e fascista! Fascista! Tu sei fascista! Fascista! (da ''La pupa e il secchione'', Italia 1, 28 settembre 2006)
*{{NDR|Parlando delle due maestre dell'"asilo-lager" di Pistoia}} Tonino Guerra dice: "Di un cane con i soldi si dice signor cane". Mentre si presentavano la Pesce e la Scuderi, qualcuno le ha chiamate la "signora Pesce" e la "signora Scuderi". Signori sono altri, quelle sono due puttane immonde! Due stronze immonde! (da ''Domenica Cinque'', Canale 5, 6 dicembre 2009)
*Tu sei esattamente come [[Sandro Curzi]], fai della retorica insopportabile. I poliziotti possono essere pagati di più ma è inutile tirar fuori i poliziotti, altrimenti io tiro fuori che Picasso era uno stronzo, Raffaello era una merda e i poveri soldati sono degli eroi. Che c'entra? Tu hai preso un sacco di soldi con i film, non rompere i coglioni con 'sti discorsi inutili! (Vittorio Sgarbi rivolto a [[Pasquale Squitieri]] da ''Il processo di Biscardi'', TELE+2; citato in ''Mai dire gol'', Italia 1)
*{{NDR|Rivolgendosi a [[Roberto D'Agostino]]}} Tu sei un comico penoso e fallito e completamente dimenticato. (dalla trasmissione televisiva ''L'istruttoria'', condotta da [[Giuliano Ferrara]], 15 aprile 1991)
*Tutta l'opera di Petrarca si potrebbe riassumere nel verso di Sergio Endrigo: «Dite a Laura che l'amo».<ref>Citato in ''Panorama'', Edizioni 1350-1354, Mondadori, Milano, 1992, p. 75</ref>
*{{NDR|Su [[Emilio Fede]] e i giudici che lo hanno condannato per favoreggiamento della prostituzione}} Un uomo che non ha fatto niente se non essere amico di [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] [...], il cui merito non è inferiore a quello di [[Enzo Biagi|Biagi]], per il giornalismo. [...] è una violazione del diritto, andando poi a condannare uno che non ha fatto niente [...] è un processo che non farebbero neanche a [[Teheran]]! E vanno arrestati quei magistrati. Dei criminali! Altro che [[Enzo Tortora|Tortora]], Tortora era, al confronto di Fede, uno che ha avuto poco. Fede è stato mortificato, umiliato, condannato da un tribunale del popolo costituito da criminali! [...] Se Dio c'è li fulmina! Li fulmina! Che all'inferno, li brucia vivi! Speriamo che Dio esista per bruciare questi qui. (da ''Punto e a Capo'', 21 novembre 2013)