Mauro Leonardi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|A proposito delle polemiche su [[Papa Francesco]] a Roma Tre}} Chi si avvicina al Papa si accorge che non gli è necessario citare Dio perché per lui è come l'acqua: insapore, inodore, incolore, eppure presente in tutti gli organismi e fonte primaria di vita. Dio si è fatto pane, cioè alimento quotidiano, perché non ci chiedessimo di continuo se è o no a tavola: c'è sempre anche se non c'è nel menù.<ref name=fadiroma2>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/02/20/gesu-nel-discorso-francesco-roma-tre-mauro-leonardi/ «Gesù nel discorso a Roma Tre»]'', ''FaroDiRoma.it'', 20 febbraio 2017.</ref>
*{{NDR|A proposito di pedofilia nella Chiesa}} [...] anche se è vero che non è l'unico posto dove c'è la pedofilia, è vero che la Chiesa ha un particolare dovere di cambiare. Oltretutto perché ha il compito, poi, di innescare il medesimo cambiamento nel resto della società.<ref name=settmio>Da ''«La curia contro la pedofilia»'', ''Settimanale Mio'', 22 febbraio 2017; riportato su ''[https://mauroleonardi.it/2017/02/23/mio-n-8-curia-contro-pedofilia/ MauroLeonardi.it]''.</ref>
*{{NDR|A proposito della veglia per dj Fabo e il funerale negato a Piergiorgio Welby}} La veglia di preghiera per dj Fabo non sarà una riflessione pro o contro l'eutanasia, il fine vita e il suicidio assistito ma semplicemente lo stringersi ad un fratello, alla sua compagna, alla sua famiglia, e ai suoi amici. Uno stringerci tra noi rispetto ad una sofferenza umana che domanda solo questo: amore e non verdetti. E grazie a Papa Francesco venerdì la chiesa riuscirà a fare quello che dieci anni fa non riuscì ad essere. Vicinanza. <ref name=fadiroma12>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/03/08/perche-un-bene-pregare-chiesa-dj-fabo-mauro-leonardi/ «Perché è un bene pregare in chiesa per dj Fabo»]'', ''FaroDiRoma.it'', 8 marzo 2017.</ref>
*Papa Francesco, checché ne dicano i suoi detrattori cattolici, riafferma fortemente l'identità cattolica, quella per cui un cattolico è riconosciuto nel mondo, ma non pensa all'identità cattolica asserragliandola in un sistema di pensiero chiuso: vede l'identità cattolica pensandola in relazione agli altri, cioè capace di offrire quello che ha e ricevendo dagli altri quello che gli altri le possono dare. <ref name=sussidiario12>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/13/13-MARZO-2013-Papa-Francesco-la-tradizione-non-e-mai-stata-cosi-forte-/753783/ «Papa Francesco, la tradizione non è mai stata così forte»]'', ''IlSussidiario.net'', 13 marzo 2017.</ref>
*Non ci si vaccina perché si dà più peso ad aneddoti e a leggende metropolitane che non ai dati scientifici, alla statistica e alla medicina ufficiale. La società italiana di pediatria ha fatto circolare un prontuario che smonta le principali convinzioni "certe" di cui si nutre chi decide di non vaccinare: sono convinzioni che dimostra false, totalmente destituite di fondamento e quindi pericolosissime. Si inizia con "i vaccini causano l'[[autismo]]" per passare a "i vaccini sono inutili, non sono efficaci, contengono ingredienti pericolosi" e si arriva fino a dieci affermazioni false con le rispettive contro affermazioni. Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto. La verità può vincere quando deve combattere contro la semplice ignoranza, non quando se la deve vedere con una mitologia, con un movimento che pare incedere con l'andamento ineluttabile del destino ed è una marea nera che ci fa convinti di essere vittime di una truffa globale, quella che porta il nome del complotto mondiale delle case farmaceutiche. Un mito avrà sempre ragione della verità se, quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute negano il complotto e dimostrano che non c'è nessuna relazione tra l'autismo e le vaccinazioni, il mito può replicare che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute fanno parte complotto. <ref name=fadiroma413>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/03/24/riusciremo-ricominciare-vaccinarci-le-epidemie-comincino-mietere-vittime-mazzi-non-detto-mauro-leonardi/ «Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto»]'', ''FaroDiRoma.it'', 24 marzo 2017.</ref>
*{{NDR|A proposito dell'omicidio di Emanuele Morganti}} Questo Papa ci insegna che del Dio cristiano non si parla, il Dio cristiano si vive. E si può viverlo anche senza nominarlo. I giovani che ascoltavano il Papa chiedere loro di combattere il bullismo, hanno capito che Dio lo puoi trovare tra i banchi di scuola come nelle discoteche se lotti contro l'indifferenza, perché è questa a nutrire oscenamente il bullismo. <ref name=metro223>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/03/29/metro-alatri/ «Metro – Il messaggio di Alatri»]'', 29 marzo 2017.</ref>
*{{NDR|A proposito della ragazza musulmana di Bologna a cui sono stati rasati i capelli}} La famiglia che voleva imporre il velo a questa ragazza è colpevole come avesse commesso su di lei uno stupro. Per certi versi, forse, è stato anche peggio. Perché mentre i lividi delle botte si vedono, i lividi di una libertà calpestata e violata rischiano di rimanere invisibili e quindi peggiori perché non condivisibili, non raccontabili. Io so che se Dio non è padre ma padrone, l'uomo non è più figlio ma schiavo. E spesso gli aguzzini di questi schiavi sono proprio i parenti. Che diventano uomini ciechi, violenti, indegni di essere chiamati genitori. <ref name=fadiroma412>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/04/01/velo-islamico-rispettare-segni-altri-imporlo-uno-stupro-m-leonardi/ «Velo islamico. Rispettare segni di tutti. Ma imporlo è come uno stupro»]'', ''FaroDiRoma.it'', 1° aprile 2017.</ref>
*Dobbiamo chiamare Dio con il suo nome, e il suo nome è Amore. Amare l'altro è l'unico fondamentalismo ammesso perché mai, neppure in nome di leggi, dottrine, istituzioni, dogmi, amare significa danneggiare l'altro. Vuol dire anzi donargli la propria vita. Vuol dire amarlo anche se è nemico. Se no meglio essere atei. Di quelli onesti che dicono che loro a Messa non ci vanno. Che le preghiere non le dicono. Che non capiscono adorazioni eucaristiche e rosari. Meglio questi atei piuttosto che credenti che pregano ma che non hanno la loro vita buona che prega accanto alle loro preghiere. Meglio non avere Dio nelle parole se poi Dio non è nella vita di chi prega. Un "dio" fatto solo di una consonante e due vocali, un "dio" che difende le nostre arroganze e maschera le nostre ipocrisie allontanando e annullando chiunque sia "nemico" è meglio perderlo che averlo accanto. Solo con questa onestà di vita si può testimoniare la propria fede tra fedi diverse. Perché Dio ha nomi diversi ma la sostanza dell'amore è identica. Sempre. <ref name=fadiroma121>Da ''[http://www.farodiroma.it/2017/04/29/fondamentalismo-dellamore-vince-altro-fondamentalismo-mauro-leonardi/ «Il fondamentalismo dell'amore vince ogni altro fondamentalismo»]'', ''FaroDiRoma.it'', 29 aprile 2017.</ref>
*{{NDR|A proposito della canonizzazione dei pastorelli di [[Fatima]]}} Al contrario di come pensano editori, registi ed autori, i veggenti non sono star. Non c'è un pallone d'oro di chi ha visto di più, prima e per più tempo. I veggenti, come ci insegnano i due santi bambini di Fatima, non sono dei privilegiati, con personalità carismatiche, con un "di più" morale o spirituale. Sono persone pervase da un'intensa coscienza di inadeguatezza, immersi in qualcosa il cui significato rimaneva ai loro occhi largamente ignoto ed oscuro ma che non per questo però, al contrario di quanto capita a noi, hanno pensato di tirarsene fuori o indietro. Perché i bambini vivono la vita che Dio dà loro. Non se ne allontanano come facciamo noi adulti che la sottoponiamo al vaglio della nostra intelligenza – della nostra mancanza di intelligenza – e la scartiamo se non ci soddisfa. Forse la Chiesa, indicandoci quei due bambini, ha qualcosa da dirci. <ref name=sussidiario1122>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/5/12/PASTORELLI-DI-FATIMA-Non-sono-santi-perche-hanno-visto-Maria-ma-per-la-semplicita-del-loro-cuore/763773/ «Pastorelli di Fatima/ Non sono santi perché hanno visto Maria, ma per la semplicità del loro cuore»]'', ''IlSussidiario.net'', 12 maggio 2017.</ref>
*Come riconoscere chi conduce una doppia vita? Spesso, paradossalmente, sono coloro che illustrano con maggior splendore le verità che non vivono. Nessuno meglio di un adultero sa come spiegare il bene del matrimonio indissolubile; non c'è come non pagare le tasse per lapidare in pubblico, con lucidità e metodo, gli evasori fiscali. Questo paradosso avviene perché chi non li vive, trasforma i valori traditi in idoli disincarnati. Nel vivere una verità, invece, c'è sempre un cammino da condividere, una fatica da portare insieme: solo dopo, balbettando, si può provare a raccontarla. Invece chi dice il valore di una verità senza esitazioni, senza cedimenti, senza sfumature, quasi sempre è perché non la vive. Non se l'è caricata sulle spalle.<ref name=metro123>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/05/17/metro-doppia-vita/ «Metro – La verità e la menzogna»]'', 17 maggio 2017.</ref>
*Gli [[animale|animali]] sono esseri che soffrono come tutti. I cani hanno un padrone, lo scelgono, si fidano di lui e a lui danno la vita e gli sono fedeli come tante volte noi essere umani non ci sogniamo neppure di fare. È vero che purtroppo noi cattolici – in contrasto con la Bibbia e il vangelo – non trattiamo gli animali con l'amore con cui Dio li ha creati. È davvero una lacuna imperdonabile.<ref name=mio123>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/05/18/mio-anno-ii-n-20-don-mauro-leonardi-parla-con-i-lettori-amare-tutte-le-creature/ «Mio Anno II n. 20/ Don Mauro Leonardi parla con i lettori – Amare tutte le creature»]'', 18 maggio 2017.</ref>