Marguerite Yourcenar: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 169:
*La Grecia ha lasciato alla Sicilia qualche tempio e qualche grande ricordo; l'influenza araba vi aleggia onnipresente; il barocco napoletano abbonda; si intravede la Spagna in quella sensazione di siccità austera, ma i conquistatori normanni e angiomi hanno lasciato a questo popolo molto più delle loro cattedrali di Cefalù e di Monreale: gli hanno lasciato un'intera tradizione di leggende eroiche, un popolo di paladini, le cui immagini dagli ingenui colori decoravano ancora recentemente i carretti di paese, e che fornisce i suoi temi al teatro dei [[Opera dei Pupi|Pupi di Sicilia]]. (da ''I pupi di siciliani'', p. 30)
*Molto più grandi e pesanti delle marionette comuni, manovrati anziché coi fili com solide aste di ferro, i [[Opera dei Pupi|Pupi siciliani]] sono sontuosamente rivestiti di autentiche armature che cozzano insieme con fragore nel corso delle battaglie: hanno il capo ornato di alti pennacchi e trascinano sulle assi del palco ampi mantelli di velluto. Le figure femminili, in questo mondo di eroici fantocci, sono rare; una tragica Alda vestita di nero, come si addice alla fidanzata di un morto, penzola solitaria a un chiodo tra le quinte di questo stupefacente teatro, il cui impresario è, a tempo perso, fabbro, armaiolo, sellaio, costumista e scenografo, come per un torneo, un serpente, come nell'Eden, e un leone, come nella foresta delle Ardenne di [[Shakespeare]]. (da ''I pupi siciliani'', p. 31)
*Anne Lindbergh ha dato agli Stati Uniti due delle opere di valore prodotte dalla letteratura contemporanea; scrittrice brillante, moglie di un [[CarlesCharles Lindbergh|aviatore celebre]] – il cui ruolo politico, rivelatosi nefasto in questi ultimi mesi, non ha intaccato il prestigio delle sue grandi imprese aeree – aviatrice lei stessa e madre infelice, questa giovane donna appartiene alla leggenda del nostro tempo. (da ''Forze del passato e forze dell'avvenire'', p. 54)
*''1944.Wave of the Future''. Ad Anne Lindbergh basta di paragonare l'hitlerismo all'onda del futuro (ammesso che il futuro abbia onde) per chinare il capo davanti a ciò che crede ineluttabile con un misto di sottomissione e di rispetto: come se quanto appare una minaccia proprio per questo meriti di esistere; quasi non dipendesse dagli uomini modificare, ogni giorno, le possibilità dell'indomani. Quelli che descrivono l'imminente catastrofe politica come una marea di settembre, e la civiltà come una spiaggia balneare inondata, dimenticano che le due caratteristiche dell'onda sono il flusso e il riflusso. [...] Così vuole il Dio che governa i flutti. (da ''Carnet di appunti, 1942-1948'', pp. 164-165)
*Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.