Walter Veltroni: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Rino Gaetano]]}} Ma è un cavaliere irriverente: quando calca il palco del sanremese Ariston per cantare Gianna lo fa in frac e camicia a righe rosse, con cilindro e scarpe da ginnastica. In questo pastiche di parole, colori, suoni, urla e smorfie, la cifra che lo distingue fra tutti è quella dell'ironia, vissuta col cuore, con la passione totale, mai con la freddezza, mai con distacco. L'ironia è la sua arma di poeta e, per dirla con un filosofo, in Rino "l'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza".<ref name="rino" />
*Oggi assistiamo a una rivoluzione tecnologica affascinante, seducente, ma che non genera lavoro; lo distrugge. Scompone le classi sociali. Riscrive l'esistenza umana sotto il segno della precarietà permanente. Un mondo nuovo, che la sinistra stenta a leggere, a capire nella sua inevitabile ambiguità. Torna ad avere atteggiamenti o catastrofici o zuzzurelloni.<ref>Dall'intervista di Aldo Cazzullo, ''[http://www.corriere.it/politica/17_febbraio_15/veltroni-l-idea-dividersi-incubo-ma-pd-renzi-si-apra-00fadc84-f2f5-11e6-a761-60f3fdff5014.shtml Veltroni: «L'idea di dividersi è un incubo. Ma il Pd di Renzi si apra»]'', ''Corriere.it'', 15 febbraio 2017.</ref>
*Passa solo un anno e nasce l'[[Olivetti Elea 9003|Elea 9003]], il primo computer completamente a transistor. Per disegnarlo viene incaricato [[Ettore Sottsass]]. [...] È sulle scale di quel palazzo che [[Mario Tchou|Mario]], sconvolto, avverte l'architetto della morte improvvisa, a febbraio del 1960, di [[Adriano Olivetti]]. Una fine che peserà sul destino dell'azienda, dell'industria italiana e del paese. Solo qualche mese prima Olivetti e Tochou avevano presentato al presidente [[Giovanni Gronchi|Gronchi]] la magnifica Elea 9003 – tanto bella da far vincere a Sottsass il premio «Compasso d'oro» per il design – che viene venduta già in 40 esemplari a industrie varie.<ref name="Mario" />
*Pensate se il Rinascimento avesse cancellato il Medioevo o se ora arrivasse una nuova religione a radere al suolo i segni di chi l'ha preceduta. Vivremmo in uno stupido presente eterno. La storia consegna i suoi prodotti, le sue opere d'arte, la sua architettura ai posteri perché abbiano coscienza e memoria della loro civiltà. Mi sembra assurdo che si continui a nascondere un ventennio che è parte tragica della nostra storia.<ref>Dall'intervista di Mattia Feltri, ''[http://www.lastampa.it/2013/03/23/cultura/i-luoghi-del-fascismo-non-siano-tabu-K6cGDwyOG5AOC7c6tIbeKL/pagina.html Veltroni: "I luoghi del fascismo non siano più un tabù"]'', ''La Stampa.it'', 23 marzo 2013.</ref>
*Quel bambino dobbiamo accoglierlo, integrarlo, conquistarlo al nostro sistema di valori, oppure dobbiamo fare in modo che si senta straniero, estraneo, respinto? Straniero parlando la stessa lingua degli altri, indossando le stesse magliette di calcio degli altri, parlando magari anche un italiano migliore degli altri? Deve essere parte del nostro mondo o ai margini?<ref>Intervista di Tommaso Ciriaco, [http://www.repubblica.it/politica/2017/10/08/news/veltroni_avanti_sullo_ius_soli_non_e_battaglia_di_partito_spero_nei_cattolici_e_nei_grillini_-177658072/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1 ''Veltroni: "Avanti sullo Ius soli, non è battaglia di partito: spero nei cattolici e nei grillini"''], ''Repubblica.it'', 8 ottobre 2017</ref>