Reza Ciro Pahlavi: differenze tra le versioni

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*La monarchia costituzionale è un'opzione per il futuro, ma quel che conta è e sarà la fede nel [[secolarismo]], la separazione tra Religione e Stato. Potremo cominciare un esperimento affascinante: diventare il primo paese islamico incamminato sulla via della democratizzazione.
*Sa, nella sua storia millenaria l'Iran è stato invaso, occupato, sconfitto, ed è sempre sopravvissuto. La teocrazia è il primo problema solo interno della nostra storia. Ma ogni paese impara dalle sue epoche: anche l'Inquisizione o Cromwell sono state esperienze. Toccherà ai quarantenni come me guidare i più giovani con l'esperienza.
 
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0390_01_2001_0155_0009_4081526/ L'erede al trono: il regime sta ingannando il mondo]''|Intervista di Afsané Bassir Pour, ''La Stampa'', 7 giugno 2001.}}
*{{NDR|Su [[Mohammad Khatami]]}} Alla minima scossa si è sempre allineato al regime.
*Sono in contatto permanente con molte persone, gente anche all'interno del regime, pasdaran, guardiani della rivoluzione, ufficiali, religiosi, ai quali dico: non siete obbligati a rovesciarvi insieme a questa barca che fa acqua.
*Ciò che conta per me è il contenuto del regime, i principi democratici. La forma è secondaria.
 
{{Int|Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/17/io-figlio-dello-scia-fianco-della-rivolta.html Io, figlio dello scià a fianco della rivolta]''|''la Repubblica'', 17 giugno 2003.}}
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*Lo scenario in Iran è molto diverso da quello dei nostri vicini. Nel nostro caso nessuno sarebbe capace di svolgere il lavoro di portare la democrazia meglio del popolo iraniano stesso. Senza bisogno di un intervento militare straniero. Il modo migliore di avere una svolta è attraverso la lotta del popolo iraniano. Ma bisogna anche sottolineare che vista la natura del sistema il miglior modo per aiutare gli iraniani a liberarsi è mostrare e dare un fortissimo appoggio della comunità internazionale alla lotta per la democrazia: un segnale che la comunità internazionale è per il popolo e non contro il popolo, che non è disposta a fare affari a ogni costo col regime sulla testa della gente.
*Il mondo non può fidarsi di un regime del genere che tenga un dito sul grilletto. Ci vogliono garanzie anche per la stabilità internazionale. Occorre l'abbandono di dubbi e ambigui programmi nucleari e di ogni piano di armi di distruzione di massa, e l'unica garanzia in questo senso è la democratizzazione. Un regime come quello attuale non esiterebbe a usare senza scrupoli armi del genere.
 
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0231_01_2005_0166_0007_1797212/ Il figlio dello shah: questo voto è una mascherata]''|Intervista di Michel Bôle-Richard, ''La Stampa'', 19 giugno 2005.}}
*Questo regime interpreta la legge divina come vuole e le elezioni come si faceva in Unione Sovietica o nel regime di Saddam Hussein. Tutto questo per farci credere che hanno una vera legittimità.
*Io credo che il regime sia sempre meno in condizioni di minacciare gli iraniani. I timori e le paure si dissipano sempre di più. Si propaga un movimento collettivo sempre più profondo. E non è solo composto di un'élite intellettuale, ma è sempre più radicato nel popolo.
*Il mondo deve giocare la carta iraniana, ma deve parlare al popolo prigioniero e non ai suoi carcerieri.
*Se il campione delle riforme, [[Mohammad Khatami|Mohammed Khatami]] non ha potuto fare nulla, non sarà certo [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Ali Akbar Rafsanjani]], il più detestato e il più corrotto del paese, che potrà cambiare le cose.
 
{{Int|Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/08/28/niente-guerra-il-popolo-si-ribelli.html Niente guerra, il popolo si ribelli l' appello del figlio dell' ultimo scià]''|''la Repubblica'', 28 agosto 2006.}}