Émile Durkheim: differenze tra le versioni

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*L'individuo si sottomette alla società e quest'atto di sottomissione è la condizione della sua liberazione. Per l'uomo la libertà consiste nella liberazione da forze fisiche cieche e irriflessive; egli ottiene ciò opponendo a queste la grande e intelligente forza della società, sotto la cui protezione si rifugia. Ponendosi sotto l'ala della società egli si trova, in un certo senso, a dipendere da essa. Ma si tratta di una dipendenza liberatoria.<ref>Da ''Selected Writings'', trad. inglese, Cambridge University Press, Cambridge 1972.</ref>
*La [[coscienza collettiva]] [...] è l'insieme delle credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri di una società [...]. Questo insieme ha una vita propria [...] essa non esiste che attraverso i sentimenti e le credenze presenti nelle coscienze individuali [...]. Ma evolve secondo leggi proprie.<ref>Da ''La divisione del lavoro sociale''.</ref>
*La società non è una semplice somma di individui; al contrario, il sistema formato dalla loro associazione rappresenta una realtà specifica dotata di caratteri propri.* La [[sociologia]], pertanto, non è ausiliaria rispetto a qualsiasi altra scienza, ma è essa stessa una scienza distinta e autonoma.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 37. ISBN 9788858015827</ref>
*La sociologia, pertanto, non è ausiliaria rispetto a qualsiasi altra scienza, ma è essa stessa una scienza distinta e autonoma.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 24. ISBN 9788858015827</ref>
*Le passioni umane si fermano solo dinanzi a una potenza [[morale]] che rispettino. Se manca una qualsiasi autorità di questo tipo, la legge del più forte regna e, latente o acuto, lo stato di guerra è necessariamente cronico... Mentre le funzioni [[economia|economiche]] un tempo rappresentavano solo una parte secondaria, esse ora stanno al primo posto. Di fronte a loro vediamo arretrare sempre più le funzioni militari, amministrative, religiose. (da ''De la division du travail social'', Prefazione alla II edizione, pp. III-IV)<ref name=>Citato in [[Raymond Aron]], ''Le tappe del pensiero sociologico'', CDE, Milano 1984.</ref>