Scavi archeologici di Pompei: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Pompei 2012 (8056995142).jpg|thumb|right|Pompei]]
 
Citazioni sugli '''Scavi archeologici di Pompei''' e sull'antica città di '''Pompei'''.
 
*All'archeologo, all'artista, al frettoloso ''touriste'' questo spettacolo non cessa, sì, di offrire, ogni volta che n'è interrogato, la svariata quantità e qualità de' suoi particolari, materia di studio e conoscenza dell'antico, materia di raro allettamento estetico, d'insospettata e immensa sorpresa. Ma, quasi antevedendo tali future esplorazioni e le mille e mille insaziate interrogazioni onde sarebbero stati oggetto quelle mura superstiti, questi incliti edifici, queste case stesse di cui si continua a frugare ogni giorno la più riposta intimità, l'ospite filosofico di tanti gaudenti e spensierati suoi commensali non ha voluto forse lasciare scritta sulla parete del suo triclinio, come un freddo monito, la frase secca e definitiva che or io leggo con un sussulto, da che mi pare che risponda alla segreta, peripatetica domanda che mi sono rivolta poco fa? ''Fugge il [[tempo]], e non merita fede. Perisce ogni cosa, e tante volte neppur ne rimane il ricordo. Il futuro è un mistero. E tu non confondere la tua esistenza con cercare di conoscerlo...'' ([[Salvatore Di Giacomo]])
*{{NDR|Via dell'Abbondanza}} Chi consideri questa strada pittoresca da' policromi aspetti delle sue due pareti – quasi ininterrottamente istoriate, disseminate di figure grandi e di figurette assai gentilmente e argutamente dipinte, di indicazioni e chiarimenti ai passanti, di additazioni di candidati a pubblici offici, di salaci motti popolareschi perfino – la potrà, se mai, paragonare a una di quelle folte viuzze giapponesi ove tutto è luce e colore; ove, di su le botteghe infronzolite, pendono le più immaginose leggende illustrate; ove panneggiamenti e arazzetti e banderuole e fanali multicolori allungano festosamente la lor bizzarra infilata fino al punto in cui pare che, nel lontano, la via si restringa e si concluda.<br>Immaginate, rivestendo con la vostra riarchitettazione opportuna tutto quel che ora è presso che spogliato e ripopolando questa via, così frequentata una volta, delle figure umane che vi passavano, immaginate, dunque, quel traffico, quel viavai, quel continuato riempirsi e svuotarsi di questa principale arteria della felice ''Colonia Venerea'', e la coglierete nel suo ritmo più pulsante e sonoro. ([[Salvatore Di Giacomo]])
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*Salve o grande e sventurata figlia di [[Roma]]. La poesia delle tue rovine è unica al mondo. ([[Cesare Malpica]])
*Se in una bella mattinata, prima che arrivi la schiera dei visitatori, camminiamo tra i vicoli della resuscitata Pompei, il nostro sguardo, oltre le mura dove le lucertole prendono il sole, torna sempre a cadere sulla [[Vesuvio|cima]] tetra che si staglia nel cielo. Le abbiamo qui entrambe: la storia della [[Terra (pianeta)|Terra]] e quella del mondo, dentro la stessa cornice, nello stesso quadro. Come il teschio per il monaco nella sua cella, così per noi quell'altura bruciata nella campagna feconda è un monito che ricorda non solo il destino delle città e dei popoli, bensì, in assoluto, il divenire e il trapassare. ([[Ernst Jünger]])
*– Trent'anni di scavo! – Credevo parlasse di Pompei, ma invece si trattava della sua vita. ([[Giovanni Comisso]])
 
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