György Lukács: differenze tra le versioni

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==Citazioni su György Lukács==
*«Finché parlava», diceva [[Thomas Mann]] di lui, per sottolinearne la forza dialettica, «aveva ragione». [[Franz Kafka|Kafka]], col quale le spettrali vicende del mondo costrinsero il vecchio Lukács a fare i conti, avrebbe potuto insegnargli che talvolta si ha ragione quando si tace. Ma il [[silenzio]] non è dialettico, non è hegeiiano, è mistico o ironico (o entrambi); non è [[Karl Marx|Marx]], ma è [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]] o [[Hugo von Hofmannsthal |Hofmannsthal]], è viennese. ([[Claudio Magris]])
*Lukács era, in definitiva, un cattolico senza fede che guardava con favore alla restaurazione del sistema gerarchico e cosmopolita della Chiesa medievale, vedendo in esso ciò che mancava costitutivamente al [[capitalismo]]: un ordine animato da una grande fede, regolato da rigorosi princìpi morali e fondato sull'ascetismo spirituale. Per questa ragione, egli aveva manifestato scarsa simpatia per il socialismo della Seconda Internazionale, troppo laico e imbevuto di spirito illuministico, e perciò privo del ''pathos'' social-religioso che aveva caratterizzato il cristianesimo delle origini. ([[Luigi Fenizi]]
 
*Lukács era, in definitiva, un cattolico senza fede che guardava con favore alla restaurazione del sistema gerarchico e cosmopolita della Chiesa medievale, vedendo in esso ciò che mancava costitutivamente al [[capitalismo]]: un ordine animato da una grande fede, regolato da rigorosi princìpi morali e fondato sull'ascetismo spirituale. Per questa ragione, egli aveva manifestato scarsa simpatia per il socialismo della Seconda Internazionale, troppo laico e imbevuto di spirito illuministico, e perciò privo del ''pathos'' social-religioso che aveva caratterizzato il cristianesimo delle origini. ([[Luigi Fenizi]])
 
*Un filosofo come Lukács detesta in [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] il fondatore dell'irrazionalismo moderno, l'avversario della [[democrazia]] e del [[socialismo]], lo strumento ideologico del capitalismo nella sua fase di «imperialismo aggressivo». ([[Remo Cantoni]])