Juventus Football Club: differenze tra le versioni

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*Il gioco del calcio in Italia senza la Juventus sarebbe impensabile. ([[Giorgio Bocca]])
*Il palmarès dei bianconeri sarà forse ricco di trofei, ma in quanto a baldoria, lì sono veramente pessimi! Bisognava giocare, vincere e basta! Ogni tanto avevo l'impressione di andare al lavoro in fabbrica. ([[Zbigniew Boniek]])
*Il problema non è tanto l'imperativo categorico della [[vittoria]], sempre e in ogni partita, quanto il fatto che ogni successo duri lo spazio di una doccia. Usciti dallo spogliatoio, quelli della Juventus devono già pensare alla partita successiva. Da vincere. E se alla fine di tutte arriva un trofeo, viene sistemato nella bacheca del Museum un paio di giorni dopo il giro con il pullman scoperto (quando si fa) e poi via a pensare come riuscire ad alzare il successivo. Certe cose si respirano subito e all'inizio può mancare il fiato, ma la Juventus è questa, anzi anche questa, perché sono tante le zavorre che fanno pesare quella maglia.<ref group="fonte">Citato in ''Ecco perché pesa la maglia della Juve'', ''Tuttosport'', 23 gennaio 2016, p. 6.</ref> (Guido Vaciago<ref name=gds/>)
*Il punto forte di questa squadra è proprio essere come una [[famiglia]]: si soffre e si gioisce insieme. Se giochi, sai che gli altri fanno il tifo per te, se non giochi fai il tifo per gli altri e sei contento se fanno gol. Alla Juve funziona così. ([[Álvaro Morata]])
*{{NDR|Nel 2005}} In 108 anni di vita la Juventus ha centrato vittorie importanti, momenti emozionanti, ha regalato moltissime gioie e qualche dolore, ma ha sempre fatto sentire i suoi tifosi al centro del mondo così come i suoi campioni: Boniperti, Sivori, Charles, Bettega, Rossi, Platini, Baggio, Vialli, Del Piero, Zidane, Trezeguet, Nedvěd e Ibrahimović... sono solo alcuni dei campioni che hanno fatto sognare l'immaginario collettivo del popolo bianconero.<br/> È grazie al lavoro di tecnici straordinari come Carniglia, Trapattoni, Lippi, Capello... la bacheca juventina può essere considerata giustamente tra le più ricche e prestigiose d'Europa. E dietro 100 anni di successi bianconeri c'è un marchio di fabbrica che non tradisce mai, quello della famiglia Agnelli, da sempre garanzia di qualità e continuità!<ref group="fonte">Dal documentario ''Grande Storia della Juventus'', Rai Trade, ''Corriere della sera'' e ''La Gazzetta dello Sport'', 2007, EAN 8032807021621</ref>
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*Si consolava pensando che quando andava all'università, a Pisa, un suo amico siciliano, del quale tutto si poteva dire tranne che facesse distinzioni razziste, in un momento di ebrietas aveva tracciato «l'identikit del perfetto idiota»: e tra le altre caratteristiche fondamentali, che Massimo non ricordava, doveva essere ingegnere, juventino e calabrese. ([[Marco Malvaldi]])
*Significa emozione, orgoglio, voglia di combattere, identificazione con una storia. La Juve si sceglie, non è la squadra del gonfalone, del municipio, della città. È un innamoramento che dura nel tempo. ([[Pierluigi Battista]])
*Sono stato a contatto con campioni dallo spessore tecnico e umano con pochi eguali, da cui ho imparato soprattutto cosa significhi "dover vincere". La Juventus è uno stato mentale. ([[Mattia Perin]])
*{{NDR|Sulla mostra ''Juventus. 110 anni a opera d'arte'' nel 2007}} Squadra anche fisica, la Juve lo è sempre stata. Non si sospettava che fosse anche metafisica. ([[Maurizio Crosetti]])
*Stare alla Juve era come lavorare alla FIAT. Risultati, ordine, disciplina. ([[Dino Zoff]])