Nikita Sergeevič Chruščёv: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Parlando di Stalin}} Non possiamo dare in pasto al pubblico questo problema, né, soprattutto, lasciarlo alla stampa. È per questo motivo che ne parliamo qui, a porte chiuse. Non possiamo superare certi limiti. Non dobbiamo fornire munizioni e nemico, non dobbiamo lavare i nostri panni sporchi sotto i suoi occhi.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, p. 852. ISBN 978-88-420-8734-2</ref>
 
{{Int|DalDa discorso''Sul alculto XXdella Congressopersonalità dele PCUSle sue conseguenze''|Da25 febbraio 1956, da ''Il rapporto segreto di Kruscev'', riportato in ''Kruscev ricorda'', a cura di Strobe Talbott, traduzione a cura di P. Marcogliano, M. Orsi e L. Vezzoli, Sugar editore, 1970}}
*Ci preoccupiamo [...] di come si sia venuto gradualmente sviluppando il culto della persona di Stalin, quel culto che in un certo dato momento è divenuto la fonte di tutta una serie di gravissime perversioni dei princìpi del partito, della democrazia di partito e della legalità rivoluzionaria.
*Lenin non impose mai con la forza la sua opinione ai collaboratori. Egli cercava di convincerli e spiegava pazientemente le proprie opinioni agli altri.