Jean-Baptiste-Louis Crevier: differenze tra le versioni

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*[[Marco Aurelio Cleandro|Cleandro]] era a parte di tutti i piaceri, o per meglio dire, di tutte le dissolutezze di Commodo, ed avendosi in tal modo guadagnata la sua confidenza, fu per qualche tempo il rivale di Perenne<ref>Tigidio Perenne (125 circa – 185/186), politico e prefetto del pretorio dell'Impero romano.</ref>, e alla fine sostenuto dalla fazione de' liberti del palazzo, di cui era il capo, giunse a rovinarlo. Erede del suo potere, se n'abusò con tutta la malvagità propria di un animo vile, e recò nel ministero tutti i vizj della servil condizione. Tutto era in vendita appresso di lui, i posti de' Senatori, i comandi dell'armate, i governi di Provincia, e le Prefetture, e si faceva pagar caramente. (tomo X, libro XXI, p. 74)
 
*Cleandro per moltiplicare i suoi guadagni moltiplicava le cariche, e nominò, il che non s'era veduto giammai, venticinque Consoli per un solo anno. Non rispettava né le Leggi, né le cose giudicate. Chiunque aveva denaro a dargli, era sicuro di essere {{sic|assoluto}}<ref>assolto, forma antica del part. passato di ''assolvere''.</ref>, qualunque delitto avesse commesso; o reintegrato, se era stato precedentemente condannato, e bene spesso ancora con aumento di dignità e di splendore. (tomo X, libro XXI, p. 75)
 
==Note==