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*In [[Italia]] [...] nel 1993 c'è stato uno scontro di inciviltà: da una parte la corruzione politica e dall'altra la via giudiziaria al potere, tutto il resto è stato schiacciato. Il 1993 è stato l'anno delle [[Mani pulite|tangenti]], dei suicidi, della carcerazione usata come strumento di confessione, dei partiti diventati bande da sgominare, dei processi sommari in piazza e sui giornali anziché nelle aule dei tribunali. [...] Il 1993 è soprattutto l'anno in cui si impone l'archetipo dell'«uno vale uno», il primo richiamo, ancora semianalogico, alla democrazia diretta, il modello originale della disintermediazione politica creata dai [[Social network|social]] che va di moda adesso. È l'anno in cui i partiti politici, le televisioni generaliste e i grandi giornali iniziano a invocare il fantomatico «popolo dei fax» che protesta via facsimile contro la classe politica, contro l'establishment e contro l'élite del paese. Il «popolo dei fax» era il commentatore rancoroso di allora, l'antecedente della diretta indignata su [[Facebook]], era qualcosa di simile al primo gruppo parlamentare grillino. Bastava mandare direttamente un fax, per poter dire la propria, per cantarla giusta al potere. [...] Allora non servivano troll, algoritmi e bot russi, c'era un «popolo dei fax» tutto italiano che trovava sfogo in [[Antonio Di Pietro]] [...], nella [[Lega Nord|Lega]] di [[Umberto Bossi]] e del neoconsigliere comunale [[Matteo Salvini]] [...], e nella [[sinistra]] ex [[Comunismo|comunista]] che si macerava tra nostalgia del passato e necessità di cambiare pelle. Il «popolo dei fax» aveva insomma la stessa composizione politica, sociale e popolare della maggioranza di governo [[Populismo|populista]] uscita dalle urne italiane del 2018. Le stesse istanze, lo stesso lessico, lo stesso risentimento. La stessa scorciatoia digitale e lo stesso vento in poppa.<ref name="internet"/>
*Piaccia o no, [[Carlo Calenda|Calenda]] è l'unico a dire apertamente che in un modo o nell'altro, a cena per salvare l'Italia o in piazza in difesa del popolo curdo, prima o poi, meglio prima che poi, bisognerà trovare il modo di moderare caratteri, ego e ambizioni dei leader [[Populismo|antipopulisti]] per costruire finalmente l'alleanza di noi italiani contro gli stronzi (certo, poi dovrà moderarsi anche lui).<ref>Da ''[https://www.linkiesta.it/it/article/2019/10/12/curdi-manifestazioni-bonino-calenda/43919/ L'alleanza contro gli stronzi]'', ''Linkiesta.it'', 12 ottobre 2019.</ref>
*[[Davide Casaleggio]] dice di essere soltanto un tecnico che dà una mano al Movimento {{NDR|5 Stelle}}, una balla che il mondo editoriale e politico ha preso per buona per troppo tempo [...]. Il tecnico Davide Casaleggio [...] è il proprietario del primo partito italiano. Casaleggio è la persona che mette i suoi uomini, alcuni eletti e altri no, negli uffici di governo, che impone ai parlamentari selezionati da un suo grottesco software dedicato al teorico del [[totalitarismo]] di firmare un impegno [[Costituzione della Repubblica Italiana|incostituzionale]] a obbedire agli ordini, pena alcune centinaia di migliaia di [[euro]]. Casaleggio prescrive agli eletti di versargli una quota mensile dello stipendio da parlamentare, in nome della fine del [[Parlamento]] e del superamento della democrazia rappresentativa, cioè della [[democrazia]]. I Cinque stelle di Casaleggio sono un progetto eversivo fatto e finito, ma la cosa straordinaria è che non sono una setta segreta, un potere occulto, un'agenzia clandestina, al contrario sono un movimento [[Rivolta|sedizioso]] nascosto in piena vista, visibile alla luce del sole, reso possibile dalla complicità di tutti e dalla resa incondizionata dell'establishment italiano diviso tra chi li corteggia per lucrare qualche vantaggio e chi si illude di poter domare il fuoco.<ref>Da ''[https://www.linkiesta.it/it/article/2019/12/23/casaleggio-governo-5-stelle-bonifico/44858/ Il bonifico a Casaleggio non è un problema, il problema è Casaleggio]'', ''Linkiesta.it'', 23 dicembre 2019.</ref>
 
{{Int2|''[https://luz.it/spns_article/christian-rocca-intervista-chiudete-internet/ Chiudete internet]''|Intervista di Michele Boroni, ''Luz.it'', 2019}}