Lazzaro Papi: differenze tra le versioni
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==''Lettere sull'Indie Orientali''==
===[[Incipit]]===
Voi mi chiedete, caro amico, una descrizione dell'[[India]], e credete dovermi essa {{sic|riescire}} agevole per la dimora che ho qui fatta di ormai quasi dieci anni. Se voi volete contentarvi di un semplice sbozzo, io mi proverò a compiacervi, ma vi prego in prima a cambiare la presente vostra in una del tutto contraria opinione. Una descrizione geografica di questi paesi non {{sic|dee}} certo esser più difficile all'esperto e indefesso viaggiatore che quella di un'altra parte del mondo; e le città, le fabbriche, le montagne, le valli, i laghi, i fiumi, le costiere {{sic|ec.}} possono dipingersi con {{sic|appresso a poco}} lo stesso pennello. Ma i costumi dei popoli, le maniere, le opinioni, la religione, i riti, le cerimonie, i vizi, le virtù, e la faccia morale {{sic|in somma}} delle nazioni richiedono per esser ritratti un occhio sagacissimo e avvezzo alla minuta e calcolatrice osservazione, onde de' vari punti di vista che quella presenta, scegliere quelli che posson meglio condurci a mirare tutto l'oggetto.
===Citazioni===
*Quel che arreca meraviglia ad un Europeo al suo primo metter piede nelle parti meridionali dell'
*Può parere strano che niuno {{sic|fralle}} caste inferiori sorgesse mai, il quale {{sic|rivocasse}} in dubbio la dottrina delle [[Sistema delle caste in India|caste]], e questa ineguaglianza originale di condizioni insegnata e inculcata dai Bramini. Nulla prova più la forza stupenda della religione e delle prime {{sic|instituzioni}} nell'oscurare i più chiari dettati della ragione. L'Indiano avvezzo dall'infanzia a sentirsi dire che Dio lo ha posto nello stato in cui nacque e dee morire, per colpe da lui commesse in una vita primiera, si rassegna di buona voglia al preteso volere dell'onnipotente e a ciò ch'ei crede meritato {{sic|gastigo}}, senza che mai gli cada in mente di sospettar d'impostura i suoi Preti. (Tomo II, Lettera X, pp. 7-8)
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