Giovanni Stefano Menochio: differenze tra le versioni

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*Haveva questo [[anno sabbatico (lavoro)|anno Sabbatico]] quattro privilegii. Il primo era, che non potevano li Giudei quell'anno seminare i campi, ò mietere, potare le viti, ò vendemmiare, ma si lasciava, che le vigne, & i campi riposassero, come si dice nel luogo citato del Levitico, e nell'Esodo cap. 23. 10. [...] Così commandò Dio per più cagioni. Primieramente, perche li Giudei non fossero più di quello, che conviene, solleciti nel provedersi delle cose del vitto, ma imparassero a dipendere dalla divina providenza. Secondo, acciocche quel settimo anno fosse simbolo, e memoriale del giorno settimo, nel quale il Signore si riposò dall'opera della creazione del mondo. Quarto, acciocche li poveri in quell'anno settimo godessero de' frutti, che la terra non coltivata producea spontaneamente conforme a quello, che commandava la legge dell'Esodo al luogo citato, cioè cap. 23. 10. (da ''Centuria Terza'', pp. 333-334)
*La zazzera copiosa di Absalone, della quale habbiamo parlato nel capitolo passato, m'hà fatto sovvenire del [[calvizie|calvitio]] d'Eliseo, che da' fanciulli con sfacciataggine, e protervia gli fù rinfacciato, come habbiamo nel 4. lib. de' Rè al capitolo 2. 23. [...] Non c'è dubbio che il calvitio è una deformità naturale, che disdice si come disdice, & è cosa deforme un prato senz'herba, overo un'albero senza frondi, onde ben disse [[Ovidio]] [...] Et [[Aristotele]] che paragonò nel quinto libro ''degeneratione animalium'', l'essere calvo negli huomini al non havere piume gli uccelli, e foglie gli alberi, il che dice lancio [[Sant'Ambrogio|Sant'Ambrosio]] lib. in Hexam. cap. 8. (da ''Centuria Terza'', p. 339)
*Il Sabellico Eneide prima lib. 9. & il Tiraquello legge 11. connurbiali, hanno creduto che il nome proprio di quella [[Regina di Saba|Regina]] fosse Saba, nel che si sono ingannati, perche Saba è il paese, nel quale regnò questa Principessa, del qual paese parleremo poi. Quale fosse il nome proprio di lei non si hà di certo. Gioseffo, e Pietro Comestore nell'historia Scolastica la chiamano Nicaule. Giovanni da Barros nell'historia delle cose di Persia decade 3. lib. 4. cap. 2. & il Genebrardo nella cronologia dell'anno del mondo 3150. tengono, che havesse questi due nomi proprii Macheda, e Nicaule. Altri stimano, che si chiamasse Candace, che fù nome commune della Regina d'Etiopia, come lo dice [[Plinio]] lib. 6. c. 9. con queste parole. (da ''Centuria Terza'', p. 340)
*Quanto alla Religione, Giovanni de Barros citato dice, che quella [[Regina di Saba|Regina]] fù idolatra, & il medesimo accennano molti Santi Padri, S. Gio: Grisostomo, S. Hilario, S. Gregorio Nisseno, & altri. Io per me inclino più al parere di quelli, che la paragonano, e la numerano con Ruth Moabitide; con Raab Cannanea, e con Hiram Rè di Tiro, & altri simili, i quali, se bene non furono di natione Ebrei, ad ogni modo venerarono il vero Dio, il che pare si possa argomentare da quelle parole piene di pietà e religione verso il vero Dio, che habbiamo 3. Reg. 10. 9. (da ''Centuria Terza'', p. 340)
 
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