Rivoluzione: differenze tra le versioni

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*Al diavolo tutto, è proprio di questo che abbiamo bisogno: tornare da dove siamo partiti! Questo è rivoluzione: andare, andare e girare in tondo, tornando da dove si è partiti! Ogni rivoluzione, come un pentimento, è un ritorno. ([[Gilbert Keith Chesterton]])
*Anche i bambini sanno che negli ultimi duecento anni non si è mai divenuti rivoluzionari dopo aver compreso il meccanismo della teoria del valore di Marx, ma sempre e solo per domanda di senso, richiesta di prospettiva e reazione all'ingiustizia, alla diseguaglianza ed alla insicurezza. ([[Costanzo Preve]])
*Bisogna volere la rivoluzione perché è un bene e perché d'altronde il regime sociale presente non è più vitale. Essa si preparerà con la diffusione delle idee giuste, con la volgarizzazione dei fatti reali, con la spiegazione, con la verità. Nascerà nelle cose come la sua necessità è già nata nei pensieri chiari. S'imporrà per sempre non quando lo vorremo, ma quando lo avremo voluto. Ma, latente o attuata, essa non è stata e non sarà mai che il grido e la potenza del pensiero. ([[Henri Barbusse]])
*''Cerco in tutte le canzoni e in un passero sul ramo | uno spunto per la rivoluzione.'' ([[Rino Gaetano]])
*Chi di noi assomiglia a un tecnico americano o a una guardia rossa cinese? Nessuno. Eppure l'apparente analogia tra «il rapporto sacrilego con il passato» del tecnico e quello del rivoluzionario, si verifica anche in Italia: per esempio, in certo atteggiamento drastico dei giovani, che condannano indiscriminatamente «tutto» ciò che è vecchio in nome della rivoluzione, facendosi così portatori di un valore neocapitalistico: la sostituzione totale del nuovo potere industriale ai vecchi poteri. Oppure nel culto che hanno certi gruppi di giovani per il lavoro collettivo, d'équipe! come se appunto si trattasse di una collettivizzazione del lavoro di tipo rivoluzionario e popolare, mentre si tratta proprio di una richiesta di spersonalizzazione da parte della cultura di massa. ([[Pier Paolo Pasolini]])