Odissea: differenze tra le versioni

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===Libro VIII===
*Vieni anche tu, ospite, a misurarti nelle gare, se ne conosci qualcuna – e certo tu ne conosci. Non c'è per l'[[uomo]] maggior gloria di quella che si procura coi suoi piedi, con le sue mani. Prova, dunque, scaccia i tormenti dal cuore. Il tuo cammino non è più così lungo, la nave è già in mare e sono pronti i compagni. (ilIl figlio di Alcinoo a Odisseo: 2000, p. 113)
*''Quando giunsero al mare ed alla nave in riva | tirarono la nave scura sul Mare profondo, | poi trinsero i remi negli stroppi di cuoio | e, ordinando ogni cosa, stesero le vele bianche: | posto l'albero a vela nella nave scura; | alla fine, ormeggiata la nave alla fonda, | andarono al grande palazzo del sovrano Alcínoo.'' (2014 v. 50-56)
*''Certo non agli uomini tutti fanno bei doni | i numi, bellezza senno, parola eloquente.'' (Ulisse ad Alcinoo: 1989, vv. 167-68)
*''Non dànno i Numi a tutti del pari gli amabili doni, | e bell'aspetto, e senno profondo, e faconda parola. Esservi un uomo può, che sia ben meschino d'aspetto, | ma di bellezza un Nume ghirlandi i suoi detti; e gli sguardi | volge su lui chi l'ode gioendo. Con franca modestia | dolce favella un altro, brillando fra il popolo; e quando | giunge in una città, l'onorano al pari d’un Nume. | Bello d'aspetto è un terzo, somiglia ai Celesti d'Olimpo, | ma di nessuna grazia s'abbellano a lui le parole'' [...]. (Ulisse ad Alcinoo: 1926, vol. I, [[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/207|pp. 144]]-[[s:Pagina:Omero - L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/208|45]])
*[...] ''misera [[garanzia]] garantir per i vili.'' (Efesto a Poseidone: 1989, v. 351)
*''Il nome dimmi, | Con che il padre solea, solea la madre, | E i cittadin chiamarti, ed i vicini: | Chè senza [[nome]] uom non ci vive in terra; | Sia buono, o reo, ma, come aperse gli occhi, | Da' genitori suoi l'acquista in fronte. | Dimmi il tuo suol, le genti, e la cittade, | Sì che la nave d'intelletto piena | Prenda la mira, e vi ti porti.'' (Alcinoo a Odisseo: 1961, vv. 717-725)
*''DaCerto che meno non è d'un fratello |non l'uomo ch'è a| techi dt'affettoè legato,[[Amicizia|compagno]] e checonosce sennosapienza. possiede''. (Alcinoo a Ulisse: 19261989, volvv. I, [[s:Pagina:Omero 585- L%27Odissea (Romagnoli) I.djvu/221|p. 158]]86)
 
===Libro IX===