Utente:Superchilum/Genova: differenze tra le versioni

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**''Un conto aperto con la morte''
**''Fragili verità''
**''Uno sporco lavoro'' (11, 12, 17, 55, 84, 88, 90, 91, 92, 97, 123-124, 129, 152)
* Ortese
**Genova come una nave<br>La prima cosa che ho fatto, arrivando a Genova, è stata quella di andare a cercare il signor Grimaldi. Genova è piena di Grimaldi, come Milano di Bianchi e di Rossi, e perciò questo Antonio Grimaldi, di cui parlo, è solo uno dei tantissimi che abitano in questa antica città. È ragioniere e, indicazione quasi superflua, lavora in una compagnia di navigazione.<br>Ho telefonato, sono andata direttamente al suo ufficio, situato al secondo piano di un vecchio palazzo, in una strada un po' scura, forse vicina al porto.<br>Le luci non erano ancora accese, e la grande stanza in cui sono entrata, meravigliandomi della completa assenza di custodi o fattorini, era immersa in una confortante semioscurità, se si pensa che fuori, alle sette di sera, l'aria era ancora calda come al mattino, e luci e colori di una bellezza insopportabile si contendevano il dominio di un cielo dieci volte grande del cielo di Milano, portato a spalle, come una bandiera, da un esercito di verdi colline.<br>Bene. Quasi non pensavo più al signor Grimaldi, e al compito quasi astratto che mi ero prefissa (astratto, per lo meno, in un giorno d'estate): disegnare, valendomi di una serie di notizie, di dati, più che di impressioni, un'immagine intima della città, quasi una fotografia... -> Anna Maria Ortese, ''La lente scura'', Milano, 2004, p. 325