Dino Campana: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Dino Campana==
*Ad amare una ragazza [[bellezza|bella]] tutti sono capaci. (citato<ref>Citato in ''Campana dal vivo: scritti e testimonianze sul poeta'', a cura di Pedro Luis Ladrón de Guevara, FirenzeLibri, 2006).</ref>
*''Fabbricare fabbricare fabbricare | Preferisco il rumore del mare...'' (<ref>da ''Fabbricare fabbricare fabbricare'').</ref>
*[[Firenze|Fiorenza]] giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana. (da<ref>Da ''Firenze'', in ''Canti orfici'').</ref>
*''Il [[tempo]] miserabile consumi | Me, la mia gioia e tutta la speranza | Venga la morte pallida e mi dica | Pàrtiti figlio''. (da<ref>Da ''Il tempo miserabile consumi'', ''Canti orfici e altri scritti'', Oscar Mondadori, 1972).</ref>
*La magia della [[sera]], languida amica del criminale, era galeotta delle nostre anime oscure e i suoi fastigi sembravano promettere un regno misterioso. (da<ref>Da ''[[:wikisource:it:Canti orfici/I - La notte|La notte]]'', ''Canti orfici'').</ref>
*Mi sono sempre battuto in condizioni così sfavorevoli che desidererei farlo alla pari. Sono molto modesto e non vi domando, amici, altro segno che il gesto. Il resto non vi riguarda. (da<ref>Da ''Storie I'').</ref>
*[[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] è un [[Richard Wagner|Wagner]] del pensiero. La susseguenza dei suoi pensieri è assolutamente barbara, uguale alla musica wagneriana. In ciò unicamente nell'originalità barbaramente balzante e irrompente dei suoi pensieri sta la sua forza di sovvertimento e tutto anela alla distruzione tanto in Wagner come in lui. (frammento<ref>Frammento di datazione incerta, forse risalente al 1916<ref>. Da Enrico Falqui (a cura di), ''Opere e contributi'', Firenze, 1973, p. 446.</ref>)
*''[[Pace]] non cerco, [[guerra]] non sopporto | Tranquillo e solo vo pel mondo in sogno | Pieno di canti soffocati. Agogno | La [[nebbia]] ed il silenzio in un gran porto''. (da<ref>Da ''Poesia facile'', in ''Quaderno'').</ref>
*Tutto va per il meglio nel peggiore dei mondi possibili... (lettera<ref>Lettera dell'11 aprile 1930 a Bino Binazzi, in ''Un viaggio chiamato amore: lettere 1916-1918'').</ref>
 
==''Canti orfici e altri scritti''==
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*Carissimo signor Novaro, il mio amico [[Augusto Hermet|Hermet]] mi ha fatto vedere queste belle cose e io l'ho consigliato a mandarliele. Sono certo che Lei condividerà il mio giudizio. La saluto cordialmente. [...] La salute va bene. La poesia tornerà. [...]. Suo Dino Campana. (Lettera ''La poesia tornerà'' senza data; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967)
*Egregio Signor Novaro, con dispiacere appresi troppo tardi che [[Giovanni Boine|Boine]] si trovava a [[Firenze]]. Oltre il piacere di conoscerlo mi avrebbe fatto conoscere a Lei: mi riferisco al proverbio: il diavolo non è tanto brutto come si dipinge. [...] Sappia intanto che ho sostenuto e sostengo che [[Camillo Sbarbaro|Sbarbaro]] vale più di tutti i vocioni<ref>«Vociani» in altre fonti ([[Enrico Falqui]], ''Per una cronistoria dei "Canti orfici"'', Vallecchi, 1960, p. 69).</ref> (voci+ani) a piena orchestra. (Lettera a Mario Novaro, Firenze, dicembre (?) 1915; da ''Io poeta notturno'', a cura di Pasquale Di Palmo, Via del vento, 2007)
 
==[[Incipit]] di ''Sogno di prigione''==
Nel viola della notte odo canzoni bronzee. La cella è bianca, il giaciglio è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche cune, delle voci angeliche bronzee è piena la cella bianca. Silenzio: il viola della notte: in rabeschi dalle sbarre bianche il blu del sonno.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
 
== Citazioni su Dino Campana ==