Iosif Stalin: differenze tra le versioni

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===[[Svetlana Allilueva]]===
[[File:Joseph Stalin with daughter Svetlana, 1935.jpg|thumb|Stalin con [[Svetlana Allilueva|Svetlana]] nel 1935]]
*Egli non era capriccioso nella sua vita privata; al contrario, era di poche pretese, semplice e cordiale con la servitù e, se dava una lavata di testa, lo faceva solamente con i «capi»: i generali del corpo di vigilanza, i generali-comandanti. La servitù non poteva lagnarsi né di dispotismo, né di crudeltà; al contrario, sovente gli chiedevano di aiutarli in qualcosa e non ricevevano mai un rifiuto.
*Il giardino, i fiori e il bosco intorno erano la distrazione preferita di mio padre, il suo riposo, il suo motivo d'interesse. Personalmente non zappava mai la terra, non prendeva in mano la vanga, come fanno i veri appassionati di gardinaggio. Ma gli piaceva che tutto fosse fatto a modo, curato, che tutto fiorisse in modo lussureggiante, abbondante, che da ogni parte spuntassero frutti maturi e rosseggianti: visciole, pomodori, mele, e questo appunto esigeva dal suo giardiniere e tagliava i rami secchi: questo era il suo unico lavoro in giardino. Ma dappertutto nel giardino, nel bosco (anch'esso curato, mondato, come un parco) c'erano qua e là vari chioschi con il tetto o senza, o anche semplicemente un piancito di assi con un tavolino, un divano di vimini, una sedia a sdraio. Mio padre vagava sempre per il giardino e sembrava che si cercasse un posto comodo e tranquillo, che lo cercasse e non lo trovasse...
*Mio padre non amava gli oggetti, la sua vita privata era puritana, egli non si esprimeva negli oggetti; e la casa, le stanze, gli alloggi che sono rimasti non lo esprimono.
*Mio padre viveva come uno studente povero: aveva una stanza nella quale dormiva su un divano e lavorava ad un semplice tavolo...
*Non credo affatto che i metodi indiscriminati e senza scrupoli di mio padre fossero necessari per il raggiungimento dei fini che egli si era proposto.
*Quando l'hanno messo nel mausoleo nessuno mi ha chiesto cosa ne pensavo. Ora hanno deciso di portarlo via e di nuovo non mi chiedono niente. Pensano che io non ci sia più. E invece io esisto.
*Quando mio padre «veniva persuaso dai fatti» che persona da lui ben conosciuta già da prima si era rivelata come «cattiva», in lui si produceva una sorta di metamorfosi psicologica. Può darsi che nel profondo del suo animo egli dubitasse, e soffrisse e riflettesse... Ma era succubo di una logica dogmatica e ferrea: detto A, bisogna dire B, C, e tutto il resto. Una volta accettato che NN era un nemico, era poi necessario riconoscere che sì, così è, e poi tutti i «fatti» si disponevano di per sé a conferma della cosa... Per lui era impossibile tornare indietro piscologicamente e credere di nuovo che NN non fosse un nemico, ma una persona onesta. ''Il passato scompariva'' per lui, in questo appunto stavano tutta l'implacabilità e tutta la credulità del suo carattere.
 
===[[Nikita Sergeevič Chruščёv]]===