Rainer Maria Rilke: differenze tra le versioni

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===''La cameriera della signora Blaha''===
Quell'estate la signora Blaha, che era sposata con un piccolo impiegato delle ferrovie, Wenzel Blaha, tornò per alcune settimane al suo paesello natio. Questo villaggio si trova nella pianeggiante e paludosa Boemia, dalle parti di Nimburg, ed è veramente povero e insignificante. Quando la signora Blaha, che si considerava già in un certo senso una cittadina, rivide tutte quelle case piccole e misere, credette di star per compiere una buona azione. Si recò da una contadina, sua conoscente, poiché sapeva che aveva una figlia, e le propose di portarla con sé in città come cameriera. Le avrebbe dato un piccolo, modesto salario, e inoltre la ragazza avrebbe avuto il vantaggio di vivere in città e lì di imparare qualcosa. (Cosa dovesse in effetti imparare non era del tutto chiaro nemmeno alla signora Blaha.) La contadina discusse la questione con suo marito, che strizzava continuamente gli occhi, e dapprima sputò soltanto. Ma dopo mezz'ora tornò nella stanza e chiese: «Ma la signora lo sa che Anna è così così?», e così dicendo oscillava la sua mano scura e grinzosa come una foglia di castagno su e giù davanti alla sua fronte. «Scema», fece la contadina, «certo che no!»
 
==Citazioni su Rainer Maria Rilke==
*In quanto poeta egli accetta e traduce in parola tutto, anche le cose e gli eventi più infimi e impercettibili, anche l'orribile e il terribile, cogliendo ed esprimendo tutto con finezza e nobiltà, con un entusiasmo e una partecipazione come in pochi poeti prima di lui. Ma dall'oggetto più insignificante, o meglio dal modo rilkiano di cogliere l'oggetto più insignificante, echeggia sempre di nuovo – più puro nella più matura stagione del poeta – questo lamento dell'uomo smarrito in un mondo fondamentalmente estraneo, anzi ostile:<br>''[...] denn das Schöne ist nichts<br>als des Schrecklichen Anfang, den wir noch gerade ertragen,<br>und wir bewundern es so, weil es gelassen verschmäht,<br>uns zu zerstören.''<ref>''[...] Ché il bello | è solo l'inizio del tremendo, che noi sopportiamo, | ancora ammirati perché tranquillo disdegna | di sgretolarci.'' Traduzione di Leone Traverso. Citato in ''Breve storia della letteratura tedesca'', p. 149, nota 1.</ref><br>Che «sicurezza<ref>L'"epoca della sicurezza": l'epoca guglielmina, "''come la chiamerà più tardi la critica reazionaria''". {{cfr}} ''Breve storia della letteratura tedesca'', p. 146.</ref>» è questa che così risuna nel più puro dei suoi cantori? ([[György Lukács]])
 
==Note==