Geminello Alvi: differenze tra le versioni

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*L'anima umana è davvero strana, e a mutarla d'umore meglio dei fatti sono le sorprese. (da ''Il Giornale'', 24 dicembre 2007)
*{{NDR|Su [[Fabio Cusin]]}} La sua idea d'Italia non resse all'Italia vera e a quella amarezza, insoddisfazione di sé e per sé, ma pure sdegno morale, che il vivere in essa implicava. Le miserie dell'accademie universitarie, e disgrazie familiari, lo schifo per il fascismo e il marxismo, lo guidarono al realismo senza speranza di [[Vilfredo Pareto|Pareto]] e Mosca. L'otto settembre e le miserie del dopoguerra, gli confermarono di aver avuto ragione. [...] Libro questo suo [Antistoria d'Italia] fuori corso, da tutti dimenticato, eppure formidabile soprattutto nei capitoli primi, per spregiudicatezza, mai doma. (da ''L'idealista Fabio Cusin e l'amore-odio per l'Italia'', ''la Repubblica'', rubrica ''Libri fuori corso'', 4 settembre 1998, p. 38)
 
==''Eccentrici'==
*{{NDR|[[Giovanni Gerbi]]}} È pur vero che fu primo nel Giro della Lombardia di quell'anno. Ma al casello di Busseto s'accordò col casellante perché chiudesse il passaggio a livello dietro di lui; e al medesimo casello i suoi tifosi trattennero i francesi Garrigou e Petit Breton; e il gregario Chiodi che aveva prezzolato per esserne allenato, durante la corsa per eccesso di zelo cadde addosso ai sopraddetti francesi; e Chiodi stesso poi, scontento per quanto poco Gerbi l'avesse pagato, confessò l'inghippo e il suo zelo prezzolato. Ma soprattutto nel finale del Giro, subito dopo Monza, fu trovata una benda di cuoio con dentro infissi dei chiodi in serie; accanto c'erano due paracarri. Fu la prova incontrovertibile che costrinse alla squalifica del collerico brachicefalo Gerbi. (da ''Giovanni Gerbi, ciclista''pp. 91-92)
 
==''Una repubblica fondata sulle rendite''==