Gaetano Trezza: differenze tra le versioni

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*Chi non ha fede nel [[pensiero]] come in uno dei grandi valori cosmici e non ne comprende le divine energie, maledice il più bel dono dell'essere, calunnia quell'ideale che si matura nel suo grembo, e consuma sé stesso in un pessimismo dannoso sempre alla specie umana; sia che lo nasconda e lo simuli colle speranze ascetiche a cui non corrisponde realtà veruna; sia che lo dissolva in querimonie romantiche, od in bestemmie inutili contro le leggi della natura e della storia. (Il pessimismo, pp. 72-73)
 
*La filosofia di d'[[Origene]] scientificamente non ha valore alcuno, per noi moderni; storicamente ne ha molto. (La filosofia d'Origene, p. 201)
 
*La filosofia d'Origene non ha che un maestro: la rivelazione di Dio; non ha che un centro: il Cristo degli Evangeli, e specialmente del pseudoevangelo di San Giovanni; non ha che un fine: la salute universale dei figluoli della Grazia. Le leggi della natura non le conosce, anzi le sdegna; il mondo dei fenomeni che costituisce la realtà in cui si esercita la scienza, per lui è l'ombra caduca d'un mondo di spiriti sprigionati dagli organi, purificati dalla peste corporea, e fatti uni con Dio che sarà tutto in tutti. La vita verace è fuor dalla vita, fuori dai sensi, fuori dai fenomeni, campata nell'unità trascendente dell'Essere impervio. (La filosofia d'Origene, p. 203)