Ryszard Kapuściński: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Ryszard Kapuściński==
*Quando si raggiunge una [[crisi]]? Quando sorgono delle domande a cui non si può dare risposta. (da ''A Warsaw Diary'', ''Granta'', 15, primavera 1985)
 
{{Int|1=Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0657_01_1996_0238_0021_8877161/ Kapuscinski stanco di guerre]''|2=''La Stampa'', 30 agosto 1996.}}
*Molti reporter prendono ossessivamente nota di tutto. Quando rileggi quella robaccia finisci per dimenticare le cose migliori. Ciò che conta non sono le cose, ma il significato delle cose. In questo senso io credo che la memoria sia uno straordinario meccanismo di selezione. Le cose importanti sono quelle che si sono impresse a fondo nella mente.
*Io non sono un avventuroso. Non cerco l'avventura. È il tipo di lavoro che faccio a mettermi a contatto con l'avventura. L'avventura è il prezzo del mio lavoro.
*Nessuno era capace di andare nel Nagorno Kharabak. Neppure Gorbaciov, neppure Eltsin. E nessun giornalista, di nessuna nazionalità. Era una sfida. Naturalmente, dopo, mi sono detto: che stupido che sei! Se mi avessero scoperto, sarei finito in chissà quale abbandonata prigione.
 
==''Ebano''==