Marguerite Yourcenar: differenze tra le versioni

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Prelevo due citazioni presenti nella pagina e creo la sezione dell'opera "Pellegrina e straniera". Peccato che una delle due citazioni sia senza il riferimento della pagina. Proverò, con calma, a cercarla io.
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*La [[libertà]] basta volerla.<ref name=Rasy>Dall'intervista di Elisabetta Rasy, ''Dall'io all'eternità'', ''Panorama'', n. 839, 10 maggio 1982.</ref>
*Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi. Gli animali hanno [[Diritti degli animali|propri diritti]] e dignità come te stesso.<ref>Citato in [[Umberto Veronesi]], ''Dell'amore e del dolore delle donne'', Einaudi, Torino, 2010, pp. 123-124. ISBN 978-88-06-20133-3</ref>
*Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.<ref>Da ''Pellegrina e straniera'', traduzione di Elena Giovanelli, Einaudi.</ref>
*Molto più grandi e pesanti delle marionette comuni, manovrati anziché coi fili com solide aste di ferro, i [[Opera dei Pupi|Pupi siciliani]] sono sontuosamente rivestiti di autentiche armature che cozzano insieme con fragore nel corso delle battaglie: hanno il capo ornato di alti pennacchi e trascinano sulle assi del palco ampi mantelli di velluto. Le figure femminili, in questo mondo di eroici fantocci, sono rare; una tragica Alda vestita di nero, come si addice alla fidanzata di un morto, penzola solitaria a un chiodo tra le quinte di questo stupefacente teatro, il cui impresario è, a tempo perso, fabbro, armaiolo, sellaio, costumista e scenografo, come per un torneo, un serpente, come nell'Eden, e un leone, come nella foresta delle Ardenne di [[Shakespeare]].<ref>Da ''I pupi siciliani'', in ''Pellegrina e straniera'', traduzione di Elena Giovanelli, Einaudi, Torino, 1990, p. 31. ISBN 88-06-12219-3.</ref>
 
==''Alexis''==
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{{NDR|Marguerite Yourcenar, ''Memorie di Adriano. <small>Seguite dai</small> Taccuini di appunti'', traduzione di Lidia Storoni Mazzolani, Giulio Einaudi editore, Torino, 1988. ISBN 88-06-60011-7.}}
 
==''Pellegrina e straniera''==
*Molto più grandi e pesanti delle marionette comuni, manovrati anziché coi fili com solide aste di ferro, i [[Opera dei Pupi|Pupi siciliani]] sono sontuosamente rivestiti di autentiche armature che cozzano insieme con fragore nel corso delle battaglie: hanno il capo ornato di alti pennacchi e trascinano sulle assi del palco ampi mantelli di velluto. Le figure femminili, in questo mondo di eroici fantocci, sono rare; una tragica Alda vestita di nero, come si addice alla fidanzata di un morto, penzola solitaria a un chiodo tra le quinte di questo stupefacente teatro, il cui impresario è, a tempo perso, fabbro, armaiolo, sellaio, costumista e scenografo, come per un torneo, un serpente, come nell'Eden, e un leone, come nella foresta delle Ardenne di [[Shakespeare]].<ref>Da (da ''I pupi siciliani'', in ''Pellegrina e straniera'', traduzione di Elena Giovanelli, Einaudi, Torino, 1990, p. 31. ISBN 88-06-12219-3.</ref>)
*Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.<ref>Da ''Pellegrina e straniera'', traduzione di Elena Giovanelli, Einaudi.</ref>
 
==''Scritto in un giardino''==