Gaetano Moroni: differenze tra le versioni

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'''Gaetano Moroni''' (1802 – 1883), bibliografo, dignitario pontificio, bibliofilo ed erudito italiano.
 
==Citazioni di Gaetano Moroni==
*Il piviale ebbe origine colle pubbliche ''processioni'' fuori di chiesa, onde ripararsi dalla pioggia, per cui si chiamò ''pluviale''. Non sembrando conveniente procedere per le pubbliche strade vestiti di pianete, dalmatiche e altre sagre vesti, o quando era vietato dai Papi, ed invece volendosi comparire in abito più decente del chiericale, si adottò quello del piviale, per rispetto alle croci che precedono le processioni, alle reliquie de' santi martiri che si portavano, e per canto dei salmi e altre orazioni.<ref>Da ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai giorni nostri'', Tipografia Emiliana, 1840-1879, ristampa anastatica Forgotten Books, 2015,
[https://books.google.it/books?id=o2UAAAAAMAAJ&vq=piviale&hl=it&pg=PA307#v=onepage&q&f=false p. 307.]</ref>
*{{NDR|[[Catanzaro]]}} Fu sempre la metropoli di tutta la [[w:Calabria Ultra|Calabria Ultra]], prima che venisse in due parti suddivisa, ed ha tuttavolta i superiori dicasteri provinciali e la gran corte civile per le appellazioni, ch'è una delle quattro di qua dal faro, e che comprende tutte le Calabrie nella sua giurisdizione. Oltre alcuni stabilimenti di beneficenza, evvi una reale accademia delle scienze, ed uno de' maggiori licei regi. (da ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', Vol. X, Venezia, Tipografia Emiliana, 1857, p. 241)
*{{NDR|Su [[Sorrento]]}} Poche città ponno<!--testuale: non correggere in "possono"--> vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata ''naturae miraculo'' e altamente rinomata. (da ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', vol. LXVII, p. 233)
*[[Dante Alighieri|Dante]] non sarebbe forse partito mai da Verona, se il suo costume alquanto aspro e feroce, e il suo parlare troppo libero e franco non l'avessero a poco a poco fatto decadere dalla grazia di Can Grande I, che per un pezzo l'avea avuto carissimo e in sommo onore. [...] Tra la turba d'istrioni e d'altre persone festevoli che lo Scaligero teneva in corte, uno essendone che riusciva a tutti sommamente caro, di lui disse un giorno in presenza di molti Cangrande a Dante: ''Come sta egli mai, che costui, il quale è un balordo, sia grato a tutti, e tu che vieni riputato sapiente, nol sia?'' Al che Dante subito rispose: ''Non è meraviglia, perché la similitudine e l'uniformità de' costumi partorisce grazia e amicizia!'' (da ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', Vol. XCIV, Venezia, Tipografia Emiliana, 1859, p. 212)
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica||(1840-1861)}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Scrittori italiani|Moroni, Gaetano]]}}
 
[[Categoria:Storici italiani|Moroni, Gaetano]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
[[Categoria:Storici italiani|Moroni, Gaetano]]