Sardegna: differenze tra le versioni

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cause del'arretratezza di Sardegna e Sicilia
Citazione di Fabrizio De André del 1982
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*Chi chiama la Sardegna terra malvagia, o non la vide mai, o non vide oltre agli aridi sassi delle costiere della Nurra, di Figari, o di Tavolara. ([[Antonio Bresciani]])
*Dal punto di vista della qualità, a parte il devastante spettacolo delle aree suburbane, la vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso. I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea e mediterranea. ([[Fabrizio De André]])
*Non ho dubbi sul carattere totale che la lotta per l'indipendenza della Sardegna può assumere se si lavora in modo correttamente rivoluzionario. Perché la lotta di liberazione anticoloniale di un popolo ha carattere esemplare per tutti i colonizzati, anzi per tutti gli sfruttati del mondo... A Nuoro è cominciato un lavoro importante, mi pare, perché può incidere nel sociale... I segnali non sono da sottovalutare, perché una nuova realtà si muove oggi in Sardegna con l'esigenza di sprigionare le masse e dare a esse un respiro nazionale e internazionale. Poiché non posso fare a meno di dire che sono contro i piccoli e i grandi giochi di potere, contro le strozzature e i ritardi manovrati ad arte, sono fermamente convinto che la matassa Sardegna non si dipanerà certamente con i metodi semplici e imperturbabili del ricambio della presidenza del Palazzo. Occorre ben altro! Occorre che sia il popolo a modificare le cose. La Sardegna con una sua lingua una sua storia un suo territorio ha diritto a essere riconosciuta [[nazione]]. ([[Fabrizio De André]])
*Dobbiamo razionalizzare e rendere comprensibile al popolo sardo, oggi fuorviato dal funzionarismo dei partiti coloniali, quella intuizione di libertà che lo agita. Quella libertà si chiama indipendenza politica ed economica e giustizia sociale: libertà significa che i sardi debbono essere prima di tutto padroni della loro terra, arbitri dei loro destini. ([[Antonio Simon Mossa]])
*Il popolo sardo, come i popoli venuti ultimi alla civiltà moderna e già fattisi primi, ha da rivelare qualcosa a se stesso e agli altri, di profondamente umano e nuovo. ([[Emilio Lussu]])