Tenzin Gyatso: differenze tra le versioni

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*Di fronte alla distruzione del mio popolo, mi dedico nell'esilio alla sola linea d'azione che mi è stata lasciata: ricordare al mondo per mezzo delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] e di questo libro, quel che è accaduto e sta accadendo nel Tibet: e far piani per il futuro.<ref name=r>Citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', dicembre 1962.</ref>
*Difendiamo gli altri dalla sofferenza come difenderemmo noi stessi, occupiamoci del loro benessere come del nostro. Quando proteggiamo il nostro corpo lo consideriamo come un'unica entità e ne proteggiamo ugualmente tutte le parti; ora, gli esseri formano un insieme perché hanno in comune il dolore e la gioia, e tutte le parti di questo insieme vanno trattate nella stessa maniera.<ref>Da ''Come un fulmine che squarcia la notte''; citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 36. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>
*Il vero problema del [[Terzo Mondo]] è l'ignoranza. Insieme al desiderio di possesso e all'odio, l'ignoranza è uno dei tre [[Kleśa | klesha]]. Nel terzo mondo è senz'altro il più potente. [...] Bisogna dunque educare le popolazioni del Terzo Mondo. Poiché esse sono completamente all'oscuro, lo vedo qui intorno a me. E bisogna farlo energicamente, senza reticenze di tipo sentimentale. E'È una necessità impellente, un'urgenza. Bisogna dire loro, con tutti i malintesi che possono nascere: «State sbagliando strada, la vostra smodata [[Sovrappopolazione | crescita demografica]] vi sta portando a una miseria ancora più grave. Voi desiderate, ed è normale, che il vostro livello di vita migliori, ma non è possibile per tutti. E'È vero piuttosto il contrario.»<ref>Da ''La compassione e la purezza: {{small|conversazioni con Jean-Claude Carrière}}'', p. 34, Fabbri Editori, 1997, p. 34.</ref>
*La mia speranza s'appoggia sul coraggio dei Tibetani, e sull'amore per la verità e la giustizia che è tuttora nei cuori della razza umana.<ref name=r/>
*Non c'è [[oppressione]] che possa, alla lunga, vincere sul diritto e la giustizia.<ref name=r/>
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*{{NDR|Rispondendo ai giornalisti sull'emergenza migranti nel Mediterraneo}} Se si chiamano rifugiati vuol dire che hanno dei problemi, stanno male e sono in pericolo di vita, e fuggono da qualcosa ma il buon cuore per accoglierli non basta e bisogna avere il coraggio di dire quando sono troppi e di intervenire nei loro Paesi per costruire lì una società migliore. [...] Non è possibile pensare che sia sufficiente l'accoglienza a risolvere il problema. Gli italiani, e i siciliani soprattutto, stanno dimostrando un gran cuore ma per risolvere il problema dei profughi è necessario intervenire in quei Paesi, impegnarsi per superare le guerre, spesso a sfondo religioso, che provocano gli esodi e superare anche il grande divario tra ricchi e poveri per costruire una società migliore. Serve quindi un pensiero a lunga scadenza per ottenere un risultato davvero efficace.<ref>Dalla [//www.youtube.com/watch?v=t19Ti5LCt2o conferenza a Pomaia, Pisa] presso l'Istituto Lama Tzong Khapa, 12 giugno 2014.</ref>
*Senza dubbio ci troviamo un gradino più sopra rispetto agli animali per la nostra intelligenza e la nostra forza spirituale. Ma per quel che riguarda il diritto alla vita ci troviamo sul loro medesimo piano.<ref>Citato in [[Claus Leitzmann]], ''Vegetariani: fondamenti, vantaggi e rischi'', traduzione di Margherita Cavalleri, Bruno Mondadori, 2002, pp. [http://books.google.it/books?id=Ri3JqD6E8vwC&pg=PA21 21]-22. ISBN 88-424-9584-0</ref>
*Il vero problema del [[Terzo Mondo]] è l'ignoranza. Insieme al desiderio di possesso e all'odio, l'ignoranza è uno dei tre [[Kleśa | klesha]]. Nel terzo mondo è senz'altro il più potente.[...] Bisogna dunque educare le popolazioni del Terzo Mondo. Poiché esse sono completamente all'oscuro, lo vedo qui intorno a me. E bisogna farlo energicamente, senza reticenze di tipo sentimentale. E' una necessità impellente, un'urgenza. Bisogna dire loro, con tutti i malintesi che possono nascere: «State sbagliando strada, la vostra smodata [[Sovrappopolazione | crescita demografica]] vi sta portando a una miseria ancora più grave. Voi desiderate, ed è normale, che il vostro livello di vita migliori, ma non è possibile per tutti. E' vero piuttosto il contrario.»<ref>''La compassione e la purezza: {{small|conversazioni con Jean-Claude Carrière}}'', p. 34, Fabbri Editori, 1997.</ref>
 
==''Felicità & meditazione''==