Luciano Canfora: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luciano Canfora==
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*A [[Ponzio Pilato|Pilato]] si attribuisce a torto la condanna di Gesù. Gli si dà un rango che non gli spetta: era prefetto e, di conseguenza, sulla sua testa c'era il governatore della Siria, la vera autorità politica che dialogava con i poteri locali. (citato in ''Corriere della sera'', 19 ottobre 2006)
*{{NDR|[[Ponzio Pilato]]}} Fu un perplesso che si trovò nella stessa situazione in cui si troverebbe oggi un occidentale – non necessariamente uno statunitense occupante – dinanzi allo scannamento reciproco di sciiti e sunniti. Mentre gli americani hanno scelto di favorire cinicamente gli uni contro gli altri, Pilato aveva da una parte gli ebrei ortodossi e dall'altra Gesù. E ha scelto che se la vedessero tra loro, donde la condanna. (citato in ''Corriere della sera'', 19 ottobre 2006)
*Con [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] Roma diventa tutta l'Italia, compresa la Cisalpina. Roma cioè, in quanto concetto giuridico e politico, si identifica – grazie all' estensione della cittadinanza – con l' intera Italia. (da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/28/Cesare_poi_con_quella_sigla_co_8_100928015.shtml Corriere della sera]'', 28 settembre 2010)
*{{NDR|Sulla decisione di [[Boris Nikolaevič El'cin]] di spostare il corpo di [[Lenin]] dal suo mausoleo}} È come se [[Salvatore Riina|Totò Riina]] giungesse al potere in Italia e decidesse, magari d'intesa con Poggiolini, [[Francesco De Lorenzo|De Lorenzo]] e [[Salvatore Citaristi|Citaristi]], di sfrattare [[Antonio Gramsci|Gramsci]] dal cimitero degli inglesi o [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] dallo Staglieno.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0807_01_1993_0282_0006_11324214/ Eltsin? È come Totò Riina]'', ''La Stampa'', 16 ottobre 1993.</ref>
*A [[Ponzio Pilato|Pilato]] si attribuisce a torto la condanna di Gesù. Gli si dà un rango che non gli spetta: era prefetto e, di conseguenza, sulla sua testa c'era il governatore della Siria, la vera autorità politica che dialogava con i poteri locali.<ref (citatoname="Pilato">Citato in ''Corriere della sera'', 19 ottobre 2006) .</ref>
*Nella guerra tremenda, cominciata nel 1939 e finita 1945, la Russia ha perso 20 milioni di uomini e la nostra libertà comincia da [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]].<ref>Dal programma televisivo ''Agora'', Rai3, 25 aprile 2019. [https://www.raiplay.it/video/2019/04/Agora-8f95a8e8-eab9-4476-8a30-0ca733788f98.html Video] disponibile su ''raiplay.it''.</ref>
*{{NDR|[[Ponzio Pilato]]}} Fu un perplesso che si trovò nella stessa situazione in cui si troverebbe oggi un occidentale – non necessariamente uno statunitense occupante – dinanzi allo scannamento reciproco di sciiti e sunniti. Mentre gli americani hanno scelto di favorire cinicamente gli uni contro gli altri, Pilato aveva da una parte gli ebrei ortodossi e dall'altra Gesù. E ha scelto che se la vedessero tra loro, donde la condanna.<ref (citato in ''Corriere della sera'', 19 ottobre 2006)name="Pilato"/>
*Noi abbiamo un'idea riduttiva dell'[[Odissea|epos di Omero]], come mero ricettacolo di racconti leggendari. Ma la storicità della vicenda, dall'assedio di Troia alla figura di Agamennone, la spedizione dei principi greci e i loro tormentatissimi ritorni, non sono discutibili. L'[[archeologia]] cerca qualcosa che forse c'è stato, pur tra colpi di fortuna ed equivoci. Non è come cercare la Sindone. E [[Omero]] non è un poeta. Lui ci offre un racconto storico scritto in esametri, perché quella era l'unica forma di comunicazione.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cultura/10_agosto_24/reggia-ulisse_b1e84e76-af51-11df-bad8-00144f02aabe.shtml Trovata la reggia di Ulisse. Omero aveva ragione]'', ''corriere.it'', 24 agosto 2010.</ref>
*Con [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] Roma diventa tutta l'Italia, compresa la Cisalpina. Roma cioè, in quanto concetto giuridico e politico, si identifica – grazie all' estensione della cittadinanza – con l' intera Italia. (da<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/28/Cesare_poi_con_quella_sigla_co_8_100928015.shtml Corriere della sera]'', 28 settembre 2010)</ref>
*Nella guerra tremenda, cominciata nel 1939 e finita 1945, la Russia ha perso 20 milioni di uomini e la nostra libertà comincia da [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]].<ref>Dal programma televisivo ''Agora'', Rai3, 25 aprile 2019. [https://www.raiplay.it/video/2019/04/Agora-8f95a8e8-eab9-4476-8a30-0ca733788f98.html Video] disponibile su ''raiplay.it''.</ref>
 
{{int|Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/novembre/08/Quando_Gladiatore_era_Insulto_co_8_101108079.shtml Quando Gladiatore era un Insulto]''|Corriere della Sera, p. 18, 8 novembre 2010}}
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*[[Karl Marx|Marx]], nei primi mesi del 1861, forse irritato da quella che era parsa la capitolazione di [[Teano]], scrivendo in privato a [[Friedrich Engels|Engels]] commentava: «[[Spartaco]] fu un vero grande generale, non un [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]!».
*[[Spartaco]], il gladiatore-generale, fu per [[Roma]] un incubo di lunga durata. [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], che aveva una trentina d'anni al tempo della rivolta, quando fu console, dieci anni dopo, e schiacciò con la forza i congiurati intorno a [[Lucio Sergio Catilina|Catilina]], chiamò Catilina, in Senato, «codesto gladiatore» (e Catilina era un senatore appartenente a una antica e nobile famiglia).
{{Int|Da ''Luciano Canfora “ In Italia il fascismo non muore mai”''|Intervista di Simonetta Fiori, ''la Repubblica.it'', 25 marzo 2019, p. 22.}}
 
{{Int|Da ''Luciano Canfora “ In Italia il fascismo non muore mai”''|Intervista di Simonetta Fiori, ''la Repubblica.it'', 25 marzo 2019, p. 22.}}
* La discussione sul [[fascismo]] mai morto non è cominciata avantieri, ma dura da quando [[Benito Mussolini|Mussolini]] è stato appeso a Piazzale Loreto. Nel suo ''Golia'', tradotto in Italia nel 1946, [[Giuseppe Antonio Borgese]] volle dare un messaggio chiaro: il fascismo è caduto, ma dipenderà da noi la sua definitiva scomparsa.
* L'elemento comune ai diversi movimenti e alle diverse personalità è il sentimento razzistico del rifiuto del diverso. Un principio efficacemente espresso da [[Benito Mussolini|Mussolini]] a Bologna nel 1921, prima della Marcia su Roma: dobbiamo difendere la stirpe ariana e mediterranea. È questo il fondamento del [[fascismo]], il tratto essenziale del suo Dna.