Ultime parole famose: differenze tra le versioni

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::{{spiegazione|Fassino rivolse queste parole a [[Chiara Appendino]], all'epoca consigliera comunale. Il 19 giugno 2016 la Appendino venne eletta sindaco di Torino raccogliendo al secondo turno delle amministrative il 54,56% dei consensi, battendo proprio il sindaco uscente Piero Fassino (45,44% dei voti).}}
 
*{{NDR|agosto 2015}} Non diventerà mai presidente degli Stati Uniti {{NDR|[[Donald Trump]]}} (lo scrivo sperando che non mi quereli), perché il pensiero di avere il dito di Donald sul bottone rosso dell'arsenale nucleare spegnerà le fiamme della sua chioma. ([[Vittorio Zucconi]])<ref>https://www.repubblica.it/esteri/2015/08/05/news/il_personaggio_eccessivo_sfrontato_famoso_per_i_suoi_divorzi_e_per_aver_animato_un_reality_show_nei_sondaggi_il_miliar-120433131/</ref>
*{{NDR|novembre 2016}} Hillary Rodham Clinton sarà il 45esimo presidente degli Stati Uniti, la prima donna ad assumere la carica. E il Grand Old Party (il partito Repubblicano) pagherà cara la scelta irresponsabile di un candidato impresentabile. ([[Beppe Severgnini]])<ref>http://italians.corriere.it/2016/10/30/il-nepotismo-della-politica-usa/</ref>
*{{NDR|ottobre 2016}} Giornali e tv stanno facendo di tutto per distrarre l’audiencel'audience dalla assoluta prevedibilità del finale di questa storia, cioè la vittoria di Hillary Clinton. [...] Sappiamo che Hillary Clinton è in vantaggio da prima che Trump sbagliasse tutto con la determinazione dei campioni. [...] Questa amplificazione fisiologica delle minime inversioni di tendenza ha uno scopo diretto – quello di suscitare interesse – e uno indiretto – quello di sottoporre tutti i candidati a un test sotto sforzo continuo, esasperando ogni debolezza di chi sta vincendo ed esaltando ogni pregio dell’inseguitoredell'inseguitore. Ma anche a valle di tutto questo, comunque questa volta non c’èc'è partita. [...] i fatti torneranno a essere più rilevanti del racconto, stiamo calmi, Clinton tornerà a salire, è tutto normale. Inutile dire che la previsione si è avverata puntualmente. D’altrondeD'altronde il desiderio di raccontare un movimento è connaturato sia alla stampa che alla narrativa. Se non succede niente, cosa racconti? [...] Tutti sanno che vincerà Clinton, e suggerire il contrario sta diventando sempre di più una menzogna pura più che una manifestazione di prudenza o un punto di vista minoritario. [...] Questa volta non è stata tra repubblicani e democratici, ma quasi sempre tra il racconto delle elezioni e le foto dei gattini. E hanno vinto le elezioni, intese come macchina mediatica e narrativa capace di fare un buon film con qualsiasi tema. Vista così, la disfatta di un partito e del suo improponibile candidato mostro, contro la prima donna a governare un paese di 325 milioni di persone, non è un brutto soggetto. ([[Matteo Bordone]]) <ref>https://www.internazionale.it/opinione/matteo-bordone/2016/10/14/clinton-trump-giornalisti</ref>
 
::{{spiegazione|Donald Trump verrà eletto presidente e il partito Repubblicano conquisterà Camera e Senato riportando una delle più clamorose vittorie elettorali di sempre}}
 
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::{{spiegazione|Nonostante la vittoria del no al Referendum Costituzionale, a cui fecero seguito le dimissioni dell'allora Presidente del Consiglio [[Matteo Renzi]], il 12 dicembre 2016 Valeria Fedeli giurerà come Ministro dell'Istruzione del Governo presieduto da [[Paolo Gentiloni]].}}
 
*{{NDR|14 giugno 2017}} Non ci sarà alcuna alleanza con la Lega, non faremo niente di simile alla Lega perché noi siamo il Movimento 5 Stelle, siamo un’altraun'altra cosa e faremo un altro tipo di percorso. […] Quando sento parlare di alleanze con la Lega è fantascienza allo stato puro. Quando sento parlare di convergenza anche di programma è sicuramente no. ([[Roberto Fico]])
*{{NDR|19 giugno 2017}} Io sono del Sud, sono di Napoli. Faccio parte di quella parte d’Italiad'Italia che la Lega diceva: “Vesuvio lavali col fuoco”. Non ho nessuna intenzione di far parte di un movimento che si allea con la Lega Nord e non ho mai pensato di far parte di questo movimento. ([[Luigi Di Maio]])
*{{NDR|17 novembre 2017, rispondendo all'affermazione: “Le alleanze di sicuro non ne fate”}} Il giorno in cui il Movimento 5 Stelle (ma non succederà mai) si dovesse alleare con i partiti responsabili della distruzione dell’Italiadell'Italia, io lascerei il Movimento 5 Stelle. ([[Alessandro Di Battista]])
*{{NDR|24 gennaio 2018}} Noi con la Lega non faremo alcuna alleanza; sono culturalmente e geneticamente diversi da noi, quindi è impossibile. Anche perché noi non faremo alleanze con nessuno. ([[Roberto Fico]])
*{{NDR|21 febbraio 2018, rispondendo all'affermazione: “Mai governo con i 5 stelle”}} No, esatto. ([[Matteo Salvini]])
*{{NDR|7 marzo 2018}} Mai nella vita, quella dell’alleanzadell'alleanza Lega-M5S è una fake news, un’invenzioneun'invenzione surreale come la caccia al Salvini razzista, fascista e nazista che spaventa i bambini. ([[Matteo Salvini]])
::{{spiegazione|Il 1° giugno 2018 avviene il giuramento del Governo presieduto da Giuseppe Conte e sostenuto da un'alleanza tra [[Lega Nord]] e [[Movimento 5 Stelle]]. I leader dei due partiti, [[Matteo Salvini]] e [[Luigi Di Maio]], assumono gli incarichi rispettivamente di Ministro dell'Interno e di Ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali: [[Roberto Fico]] diventa Presidente della Camera.}}
 
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::{{spiegazione|L'8 agosto 2019, a distanza di un anno dalla nascita del [[Governo Conte]], la Lega, partito presieduto da Matteo Salvini, annuncia l'uscita dalla maggioranza, invocando il ritorno al voto. Il giorno seguente la stessa Lega presenterà al Senato una mozione di sfiducia nei confronti di [[Giuseppe Conte]], Presidente del Consiglio in carica, il quale, il 20 agosto successivo, rassegnerà le sue dimissioni.}}
*{{NDR|3 febbraio 2019}} Io ve lo dico davanti a tutti: non intendo favorire nessuna alleanza o accordo con i 5 stelle [...]. Li ho sconfitti due volte e non governo con loro, imparassero a sconfiggerli, chi mi accusa di questo... ([[Nicola Zingaretti]])
*{{NDR|14 maggio 2019}} Ma quale sintonia ci può essere con un partito in cui l’unical'unica proposta fatta da quando c’èc'è il nuovo segretario è quella per alzare lo stipendio dei parlamentari e reintrodurre i vitalizi. Il Pd è un semaforo, sta fermo lì con il suo nuovo segretario che però rappresenta sempre i renziani. È sempre lo stesso partito che ha cambiato solo volto, non ho nessuna sintonia con quel patito [...]. Chi mi accusa di sintonia col Pd è chi non sa che sono stato quello che più lo ha attaccato negli uitlimi mesi.
*{{NDR|15 maggio 2019}} Io vedo in questo PD un atteggiamento ancora più subdolo di quello di Renzi. Perché è un PD che ha cambiato volto, ma ha gli stessi comportamenti di quello di prima [...]. Con questo PD io non ho nulla a che vedere [...]. Oggi io non vedo un dialogo con il PD di Zingaretti, ma proprio nei fatti: è un PD che si occupa di privilegi, che è coinvolto in tutte le inchieste di corruzione sulla sanità [...]. Questo è il PD che io vedo. ([[Luigi Di Maio]])
*{{NDR|17 luglio 2019}} Colgo l'occasione per smentire per l'ennesima volta l'ipotesi di governi Pd-M5s come anche in queste ore si sta a volte teorizzando. Nel caso si arrivasse a una crisi di governo la nostra posizione era, è e rimarrà sempre la stessa: di fronte a una crisi di queste proporzioni la via maestra è quella di ridare la parola agli italiani e di avviarci verso elezioni anticipate. ([[Nicola Zingaretti]])