Karl Korsch: differenze tra le versioni

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Marxismo e filosofia: incipit
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===[[Explicit]]===
Ciò che Marx ed Engels hanno acquisito in forma di vedute teoriche e di concetti della storia reale del movimento operaio, l'hanno restituito subito dopo in forma di diretta partecipazione alle lotte del tempo e di stimolo storico – fin ad oggi sempre più potente ed efficace – all'estensione e alla crescita di queste lotte.<br>L'inserimento pratico nel movimento storico è il grande obbiettivo cui mira ogni concetto, ogni formulazione teorica del [[marxismo]]. Questo principio rivoluzionario, che informa tutta la sua opera teorica fino agli scritti più tardi, è stato espresso da Marx già nella prima giovinezza, quando concluse la sua critica dirompente del materialismo politicamente insoddisfacente di Feuerbach con l'ultimo possente colpo di maglio: «I filosofi hanno soltanto ''interpretato'' diversamente il mondo, occorre invece ''mutarlo''». <!--(cap. XV, Risultato, pp. 264-265)-->
 
==[[Incipit]] di ''Marxismo e filosofia''==
Ancora poco tempo fa, l'affermazione che nella questione del rapporto marxismo-filosofia potesse essere contenuto un problema di grande importanza pratica e teorica avrebbe incontrato ben scarsa comprensione tra gli studiosi borghesi come tra quelli marxisti. Per i professori di filosofia, nel migliore dei casi, il marxismo rappresentava una sottosezione piuttosto marginale di un capitolo della storia della filosofia nel XIX secolo e nel suo complesso non meritava più di una trattazione affrettata sotto il titolo di «La dissoluzione della scuola hegeliana». Ma gli stessi marxisti, anche se per tutt'altre ragioni, in genere non attribuivano grande peso al «lato filosofico» della loro teoria. <!--(Marxismo e filosofia, p. 37)-->
 
==Bibliografia==