Anton Čechov: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+paragrafo, ordine alfab., +citazioni |
ordine alfab., +incipit |
||
Riga 52:
*Può essere bello solo ciò che è grave.
*'''Medvèdenko''': Mi consenta di chiederle, dottore, quale città straniera le è piaciuta di più?<br />'''Dorn''': [[Genova]].<br />'''Trepliòv''': Perché Genova?<br />'''Dorn''': C'è una meravigliosa folla nelle sue strade. Quando esci, la sera, dall'albergo, sono tutte gremite di gente. Ti muovi in mezzo alla folla senza una mèta, su e giù, a zig zag, vivi della sua vita, ti fondi con essa psichicamente e cominci a credere che in realtà sia possibile un'unica anima universale [...] (p. 66)
==''Il giardino dei ciliegi''==
'''Lopaškin''' — Il treno è arrivato, grazie a Dio. Che ore sono?<br>▼
'''Duniaša''' — Quasi le due. Fa già giorno.<br>▼
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}▼
'''Iepichodov''' - Per l'uomo innamorato, ogni chitarra è un mandolino...▼
==''Quaderni''<ref>Anche ''I quaderni del dottor Cechov'' o ''Taccuini''</ref>==
Line 84 ⟶ 93:
{{NDR|Anton Cechov, ''Uno "choc" nervoso'', traduzione di Leo Gastovinski, Casa Editrice Bietti, Milano 1930.}}
==
▲=== [[Incipit]] ===
▲'''Lopaškin''' — Il treno è arrivato, grazie a Dio. Che ore sono?<br>
▲'''Duniaša''' — Quasi le due. Fa già giorno.<br>
▲{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
▲=== Citazioni ===
▲'''Iepichodov''' - Per l'uomo innamorato, ogni chitarra è un mandolino...
===[[Incipit]]===
Sono le sei passate di una sera di giugno. Dalla stazione di Chìlkovo si trascina verso il paese una folla di villeggianti appena scesi dal treno: soprattutto padri di famiglia, carichi di fagotti, di borse e di scatole di cartone per signora. Il loro aspetto è stanco, affamato e rabbioso, come se per loro non splendesse il sole e non verdeggiasse l'erba. (Anton Cechov, "Uomini superflui". In: A. Čechov, ''Racconti e novelle''; traduzione di Giovanni Faccioli, Sansoni, Firenze, 1963, Vol. I, p. 658)
===Citazioni===
*
==''Zio Vanja''==
Line 109 ⟶ 107:
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Nelle tenebre''===
Una mosca di media grandezza s'insinuò nel naso del sostituto procuratore, consigliere di corte Gàghin. L'avesse punta la curiosità o, forse, vi fosse capitata per storditezza, o a causa delle tenebre fatto è che il naso non resse alla presenza di un corpo estraneo, e accennò uno starnuto.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
===''Tre sorelle''===
'''Olga''' — Papà è morto un anno fa, precisamente il 5 maggio: il giorno del tuo onomastico, Irina.<
==Citazioni su Anton Čechov==
|