Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

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«A scuola.»<br>
«Non puoi» disse lei. «Sei troppo piccolo.»<br>
Un giorno però che sua madre era uscita, Filipòk...<brref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
 
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
===''I due ussari''===
Intorno al 1800, a quei tempi in cui non c'erano ancora strade ferrate né massicciate, lumi a gas né candele steariche, né bassi divani con le molle, né mobilia che non fosse laccata, né delusi giovinotti con l'occhialino, né liberaleggianti filosofesse, né leggiadre signore delle camelie, che si sono tanto moltiplicate all'epoca nostra; a quegli ingenui tempi in cui, chi da Mosca partiva per Pietroburgo, in una vettura da viaggio o in ''landau'', si portava dietro una cucina intera di roba preparata in casa, stava in viaggio otto giorni di seguito per quelle strade a fondo naturale, tra il polverone o il fango, e aveva una reverenziale fiducia nelle fettine di carne arrostite ai ferri, nelle sonagliere del Valdàj, e nei croccantini; quando, nelle lunghe serate autunnali, ardevano le candele di sego, facendo luce a crocchi familiari di venti o trenta persone, e ai balli, sui candelabri, s'infilavano candele di cera vergine o di bianco di balena; quando i mobili si disponevano in bella simmetria, quando i nostri padri erano giovani ancora, non solo perché non avevano rughe o capelli brizzolati, ma perché erano pronti a prendersi a pistolettate per le donne, e dall'altro capo della stanza si slanciavano a raccattare i fazzolettini casualmente e non casualmente scivolati in terra; quando le nostre mamme portavano corti corti i vitini ed enormi le maniche, e decidevano degli affari di famiglia con l'estrazione di biglietti a sorte; quando le seducenti signore delle camelie si tenevan lontane dalla luce del sole; all'epoca ingenua delle logge massoniche, dei martinisti, dei tunghenbund, all'epoca dei Miloràdoviĉ, dei Davídov, dei Púškin, – nella città di K., capoluogo di governatorato, i proprietari di terre s'erano riuniti a congresso, e si era al termine delle elezioni per le cariche inerenti alla nobiltà.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
 
===''I quattro libri di lettura''===