Roma: differenze tra le versioni

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*I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna... Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso... ([[Stendhal]])
*Il fascino di Roma è "Roma". I monumenti, l'antichità, tutte le cose che noi vediamo tutti i giorni camminando per il centro o anche nei quartieri limitrofi. Questi cimeli, questi templi abbattuti che ci fanno ricordare che Roma era una importante capitale anche allora, 2000 anni fa. ([[Lello Bersani]])
*Il passo delle ''Vergini delle rocce'' di D'Annunzio sulla devastazione dei «luoghi già per tanta età sacri alla Bellezza e al Sogno» provocherà lo scherno degli uomini d'affari, ma mi dicano costoro se la speculazione edilizia romana della fine del secolo scorso non rassomiglia a quella del ladro che fonde preziosi lavori d'oreficeria per ottenerne soltanto la materia greggia, l'oro? Ci fu in ogni modo una nemesi per gli avidi speculatori edilizi romani: fallì la Banca Romana, e il principe di Piombino, sull'orlo del disastro, dovette cedere il superbo, scenografico palazzo che s'era costruito su un lembo del giardino distrutto. ([[Mario Praz]])
*Il termine "idillio" usato per caratterizzare il ''[[Genius Loci]]'' di Roma può apparire sorprendente ad una prima lettura. In che senso la caput mundi sembra "idilliaca"? È ovvio che non ci si riferisce a quella intimità di dimensioni ridotte così frequente nei paesini e nelle cittadine nordiche. La monumentalità e la grandezza di Roma rimangono indiscusse, ma i singoli spazi presentano una "interiorità" che emana protezione e appartenenza. Malgrado la sua imponenza, la città conservato una semplicità rustica che la apparenta alla natura. Non vi è, probabilmente, altra capitale europea in grado di esprimere tale attaccamento alla natura, né altro luogo ove la natura sia tanto umanizzata. Proprio in questa speciale caratteristica potrebbe consistere l'essenza del ''Genius Loci'' romano: il sentimento di appartenenza ad un ambiente naturale conosciuto. ([[Christian Norberg-Schulz]])
*In linea di massima, la gente comune, qui in Italia, mi piace moltissimo, ma i Napoletani meno di tutti e i Romani poco più, perché sono focosi e brutali. ([[Charles Dickens]])