San Pietroburgo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+2.
Sottosezione.
Riga 3:
Citazioni su '''San Pietroburgo''' e i '''pietroburghesi'''.
 
===Citazioni===
{{indicedx}}
*''A Pietroburgo ci incontreremo di nuovo | come se vi avessimo sepolto il sole, | e una beata insensata parola | per la prima volta pronunceremo. || Nel nero velluto della notte sovietica, | nel velluto del vuoto universale, | cantano sempre i cari occhi di donne beate, | sempre fioriscono fiori immortali.'' ([[Osip Ėmil'evič Mandel'štam]])
*''A San Pietroburgo | La neve cade | È Dio che piange | La Storia del mondo | Perle che cadono | Come se il sangue del cielo | Coprisse il secolo rosso | Con una bandiera bianca''<!--maiuscole, senza punteggiatura, come da scelta stilistica dell'autore--> ([[Damien Saez]])
*Colpita da due guerre mondiali, teatro di tre rivoluzioni, di un assedio senza uguali nella storia contemporanea (purghe, fame, devastazioni, terrore), perde infatti lo status di capitale, i suoi uomini migliori, il denaro, il potere e la gloria... Verso la metà del Novecento il mito di Pietroburgo era ormai tramontato. Della sua esistenza si poteva parlare in termini ipotetici, come se davvero si trattasse di una qualche leggendaria Atlantide. ([[Solomon Moiseevič Volkov]])
*Come dovevano splendere quelle architetture {{NDR|di San Pietroburgo}} al principio del secolo scorso, quando [[Joseph de Maistre]] descriveva nella prima delle sue Soirées de Saint-Péters-bourg l'incanto d'una sera estiva sulla Neva. ([[Mario Praz]])
*Con che gioia si contemplano quei palazzi imperiali, quegli osservatori, quei conventi, quelle chiese creati per re, ma più leggeri di qualsiasi architettura regale! Il tenero azzurro, il tenero verde, il tenero rosso evocano la grazia di [[Napoli]] quando, quasi nello stesso periodo, nel cuore del diciottesimo secolo, costruiva sé stessa. Le cupolette d'oro russe, a [[Carskoe Selo|Tzarskoe Selo]], diventano un elegantissimo gioco, che la [[Russia]] rococò fa con sé stessa, prendendo a prestito e quasi irridendo un elemento sacro. I nobili palazzi neoclassici sanno di Grecia rivisitata, di squisite mondanità, di teatro, di quinte teatrali. Tra queste architetture abbiamo l'impressione che debba sciamare un corteo di maschere meridionali, [[Arlecchino|Arlecchini]] e [[Colombina|Colombine]], guidati da qualche re della gioia. ([[Pietro Citati]])
*E ancor oggi, se andate in un piovoso tramonto d'autunno alla periferia di Leningrado, vi sembrerà di trovarvi la luce e le immagini delle strofe [[Aleksandr Aleksandrovič Blok|blokiane]]. Quel sentore palustre, quella natura malinconica e singhiozzante, quel gocciolìo che cancella i contorni degli uomini. ([[Angelo Maria Ripellino]])
*La Russia è già [[Europa]]. San Pietroburgo può dirsi una delle città italiane più belle, se i suoi palazzi più importanti li hanno progettati [[Bartolomeo Rastrelli|Rastrelli]], [[Giacomo Quarenghi|Quarenghi]] e [[Carlo Rossi|Rossi]]. ([[Valerij Abisalovič Gergiev]])
*Le "notti bianche di Pietroburgo" così care ai nostri cuori di nordici!... La strana luce, una luce simile a nessun'altra, che dura l'intera notte: fredda, senz'ombre. Una luce che nell'indescrivibile silenzio notturno tutto pervade e incanta, in un mondo di bellezza fatata. I profili dei bellissimi edifici di Pietroburgo, come i palazzi della Nevà e la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo, parevano la scenografia di un racconto di fate. Quelle notti bianche così diverse da essere l'antitesi delle notti del sud, profonde, vellutate, dalle stelle scintillanti, notti così oscure e calde! Notti bianche e notti oscure, ugualmente care al mio ricordo... ([[Varvàra Dolgorouki]])
*Qui, sulle rive della Neva, è come se si sollevasse un velo, e si contemplasse per un momento il segreto dell'armonia delle cose, e si rimane sorpresi che la visione duri, e che un'avara dispensatrice non la sottragga un attimo dopo agli occhi abbagliati. ([[Mario Praz]])
*San Pietroburgo era tutto questo esattamente: un riflesso in uno specchio appannato, un miscuglio eteroclito di oggetti usati in maniera strampalata, di cose che indietreggiano più rapidamente che non avanzino, delle pallide notti grigie invece delle notti nere ordinarie. ([[Vladimir Vladimirovič Nabokov]])
*Se San Pietroburgo non fosse esistita, avrei inventato io questa città che sonnecchia sul fiume, come uno stato d’animo che mi corrisponde per sempre. ([[Jan Brokken]])
Riga 23:
*Le differenze di carattere con i [[Mosca (Russia)|moscoviti]] sono evidenti: i pietroburghesi sono più riservati e silenziosi, difficilmente danno del "tu" al loro interlocutore. La poetessa [[Anna Andreevna Achmatova|Anna Akhmatova]] ha scritto: «al mondo non c'è gente più dura di cuore, presuntuosa e semplice di noi». Sarà anche per la passata abitudine al potere ed ai cambiamenti più impensabili di questa città, che ha vissuto ben tre rivoluzioni e ha visto tre suoi zar assassinati, senza contare ministri e politici vari.
*Quando si passeggia sulla Mojka sembra di essere ad [[Amsterdam]], con i suoi edifici a strapiombo sul canale. Poi si scorgono le cupole a cipolla della "Chiesa del Salvatore sul sangue versato" sul canale Griboedov e si capisce di essersi sbagliati. L'Ammiragliato, la cattedrale di San Isacco, la fortezza di San Pietro e Paolo nonché le varie residenze imperiali e dell'aristocrazia fuori città lasciano nei visitatori impressioni uniche.
 
===[[Mario Praz]]===
*Come dovevano splendere quelle architetture {{NDR|di San Pietroburgo}} al principio del secolo scorso, quando [[Joseph de Maistre]] descriveva nella prima delle sue Soirées de Saint-Péters-bourg l'incanto d'una sera estiva sulla Neva. ([[Mario Praz]])
*L'insieme degli edifici neoclassici sulle rive della Neva crea un sogno d'Eliso, ma è un Eliso a misura d'uomo.
*Qui, sulle rive della Neva, è come se si sollevasse un velo, e si contemplasse per un momento il segreto dell'armonia delle cose, e si rimane sorpresi che la visione duri, e che un'avara dispensatrice non la sottragga un attimo dopo agli occhi abbagliati. ([[Mario Praz]])
 
==Voci correlate==