Marco Aurelio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
questa dizione è più aderente
mNessun oggetto della modifica
Riga 80:
O uomo, facesti le tue parti di cittadino in questa grande città. Che importa se per cinque o per tre anni? ciò che avviene secondo la legge è giusto per tutti. Come puoi dunque rammaricarti, se non già un tiranno ti manda fuori della città, non un giudice iniquo, ma quella stessa natura che ti aveva introdotto? È come se il direttore della commedia licenziasse l'attore. – Ma io non ho recitato i cinque atti, ne ho recitati solamente tre. – È vero, ma nella vita tre soli atti possono comporre un dramma intero. Poiché colui che vuole si finisca è quello stesso che fu autore prima della composizione, poi dello scioglimento. Tu non sei autore né dell'una né dell'altro. E dunque va' via serenamente, perché è sereno anche colui che ti congeda.<ref>Citato in Melli, p. 252.</ref>
 
===Citazioni suisu ''A sé stesso''===
*Ad acquistare questo dominio stabile sopra gli impulsi, giova in primo luogo il fare ogni sforzo per rendere la nostra vita indipendente dalle altre cose e ridurre al minimo l'influenza che queste possono esercitare sulla nostra tranquillità interiore. Nel [[Epitteto#Manuale|manuale di Epitteto]], come nei Ricordi di Marco Aurelio vi sono cose eccellenti a questo riguardo. Soltanto il consiglio, per sé ottimo, assume in essi un aspetto paradossale, perché essi vogliono ricondurre in tutto e per tutto l'azione che le cose esercitano sopra di noi all'opinione che noi ne abbiamo. Ora bisogna, riconoscere che la vita nostra dipende realmente da molte cose e che non è in potere nostro di annullare tale dipendenza: tuttavia è vero che molte dipendenze sono artificiose ed inutili: sono creazioni dell'abitudine, della mollezza di volontà, da cui la ragione può liberarci. ([[Piero Martinetti]])
*In fatto di consolazione, abbiamo soltanto due libri fondamentali: i ''Pensieri'' dell'imperatore romano e l'''[[Imitazione di Cristo|Imitazione]]''. È impossibile non preferire la desolazione del primo, nonostante le promesse del secondo. ([[Emil Cioran]])