Marco Aurelio: differenze tra le versioni

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*[...] Ma bisogna ormai, una buona volta, che ti renda conto di quale mondo sei parte, che capisca di quale realtà che governa il mondo sei efflusso e che un limite di tempo ti è fissato, [...] (da ''Pensieri'', 2008; II, 4)
*La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a [[bontà e cattiveria|buoni e cattivi]], non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali. (da ''Pensieri'', 2008; II, 11)
*Come tutte le cose scompariscono in poco, tempo, i corpi nel seno dell’universo, i loro ricordi nel seno del tempo! Che cosa sono tutti gli oggetti sensibili e sopratutto quelli che ci seducono col fascino della voluttà o ci spaventano con l'immagine del dolore: quelli infine la cui magnificenza ci strappa grida di meraviglia? Tutto è miserabile e degno disprezzo: tutto è corruzione e morte. (II, 12)<ref>Citato in [[Piero Martinetti]], ''[https://archive.org/details/breviariospirituale1922/page/n2 Breviario Spirituale]'', ISIS, Milano, 1923, p. 230.</ref>
*Solo il [[presente]] ci è tolto, dato che solo questo abbiamo. (da ''Pensieri'', 2008; II, 14)
*Quand'anche tu avessi da vivere tremila anni moltiplicati per diecimila, nondimeno ricorda che nessuno perde una [[vita]] altra da quella che vive, né vive altra vita da quella che perde [...] (da ''Pensieri'', 2008; II, 14)