22 498
contributi
(Wlink fiaba alla prima occorrenza, wlink per Sé, sezione note. In bibliografia occorrerebbe aggiungere il luogo di edizione e per Psiche e materia l'anno, fix standard nella prima nota, in cui andrebbe aggiunto il luogo di edizione) |
|||
'''Marie-Louise von Franz''' (1915 – 1998), psicoanalista svizzera.
==Citazioni==
*Il [[sé]] può essere definito un principio interiore di guida, distinto dalla personalità conscia, e tale che può essere individuato solo tramite l'interpretazione dei sogni dei vari soggetti. I sogni dimostrano che esso è il centro regolatore che determina la maturazione e l'espansione costante della personalità. Ma questo elemento così ampio, in cui sembra incentrarsi quasi la totalità della psiche, si rivela, a tutta prima, solo come una possibilità innata. Può emergere lentissimamente, o può svilupparsi, in maniera relativamente completa, solo nel corso dell'intero ciclo vitale del soggetto. Fino a che punto, in concreto, esso possa svilupparsi dipende dalla circostanza che l'ego sia, o meno, disposto a seguire i messaggi che gli giungono dal sé.
== ''Le fiabe interpretate''==
=== [[Incipit]] ===
*Le [[fiaba|fiabe]] sono l'espressione più pura e semplice dei processi psichici dell'inconscio collettivo. Per l'indagine scientifica dell'inconscio esse valgono perciò più d'ogni altro materiale. Le fiabe rappresentano gli archetipi nella forma più semplice, più genuina e concisa. In questa forma così pura, le immagini archetipiche ci offrono i migliori indizi per comprendere i processi che si svolgono nella psiche collettiva. Mentre nei miti, nelle leggende, o in qualunque altro materiale mitologico più elaborato, noi scopriamo i modelli fondamentali della psiche umana rivestiti di elementi culturali, nelle fiabe il materiale culturale specificamente cosciente è presente in misura molto minore; esse riflettono, perciò, più chiaramente i modelli fondamentali della psiche.
===Citazioni===
*Quando si raccontano
*[…] in molte chiese e cappelle della [[Baviera]] la statua della Vergine è circondata da rospi di cera. La Vergine Maria ha ereditato, qui, la funzione della divinità greca [[Artemide]] Ilitia, protettrice dei parti, la madre benefica che aiuta la donna a portare a termine la gravidanza e a far nascere il bambino senza incidenti. L'analogia tra rospo e utero ci suggerisce che, nel nostro contesto, il rospo rappresenta il grembo materno, la madre; proprio ciò che manca nella famiglia descritta nella nostra storia. (p. 67)
*Possiamo dire allora che il territorio significa la madre, e che per alcune tribù nomadi del Nord [[Africa]] il [[tappeto]] ha lo stesso significato. Hanno bisogno della continuità del legame col suolo materno; non possedendolo all'esterno, poiché vivono dormendo quasi ogni notte su un diverso lembo di sabbia, esse portano con sé il loro territorio simbolico. (p. 70)
*Di qui l'affermazione dei filosofi cinesi che chiunque sia in pieno e costante contatto col [[Tao]] non ha più bisogno di consultare [[Libro dei Mutamenti|I Ching]]; anche [[Carl Gustav Jung|Jung]] alla fine della vita smise di interrogarli, poiché, come mi raccontò un giorno, conosceva in anticipo le risposte. (p. 190)
*Il nostro spirito non è libero di speculare a piacimento su un determinato [[numero]]: tutto ciò che diciamo è determinato e delimitato dalla concezione dell'unità, della duplicità e delle loro implicazioni. (p. 197)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
|