Russia: differenze tra le versioni

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*La Russia degli zar si distingueva nel secolo decimottavo per una certa brutale modernità: proprio in quel secolo infatti, che quasi dappertutto in Europa portava il marchio dell'assolutismo, governavano la Russia Pietro il Grande e Caterina II, con idee nettamente progressiste. Ancora al tempo del Congresso di Vienna, Alessandro I poteva permettersi lo sport d'essere, negli affari europei, più liberale di Metternich e del re di Prussia. ([[Arthur Rosenberg]])
*La Russia del ventesimo secolo è stata prodiga di sorprese. Un solo paese ha prodotto Lenin, Chruščëv e Gorbačëv; ha anche allevato Šostakovič, Achmatova, Kapitsa, Sacharov e Pavlov. La sua gente comune, dai dolenti abitanti dei gulag ai fieri soldati dell'Armata rossa che avevano sconfitto Hitler, è divenuta simbolo dei momenti fondamentali della storia dei nostri tempi. La Russia è passata attraverso due guerre mondiali, la guerra civile, una violenta trasformazione economica, la dittatura e il terrore. Diventò, e poi cessò di essere, una superpotenza. Era stata un impero in larga misura agricolo e analfabeta, e oggi è istruita, industriale e privata dei suoi domini di confine. La «Russia» non ha smesso di cambiare per tutto il secolo. Sarebbe infondato pensare che la sua capacità di sorprendere se stessa, i suoi vicini e il mondo si sia esaurita. ([[Robert Service]])
*La Russia è imprevedibile. Non esiste analisi, prognosi, diplomazia, legalità attendibile. Non si può credere a nulla. Avanzano come tori contro la pezza rossa, hanno bisogno costantemente di problemi esterni perché hanno paura di confrontarsi con quelli interni. Questo popolo è profondamente malato di «russismo». Il mondo deve curare la Russia, ma nessuno vuole farlo. ([[Džochar Dudaev]])
*La Russia è ... militarmente più debole della [[Nato]], ha pessime prospettive economiche, una popolazione sempre più anziana, un governo di cleptocrati con inclinazioni dittatoriali. ([[Arsenij Jacenjuk]])
*La Polonia è avversata da due gravi svantaggi naturali: da una parte la sua posizione geografica, che è quanto mai infelice; e dall'altra la contiguità con i suoi colleghi slavi di Russia. ([[Heindrik Willem van Loon]])