Dissoluzione dell'Unione Sovietica: differenze tra le versioni

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*Cadeva nell'oblio uno Stato che aveva provocato tremori politici all'estero sin dalla sua creazione negli anni venti. Uno Stato i cui confini erano approssimativamente gli stessi di quelli dell'Impero russo e la cui popolazione abbracciava uno spropositato numero di nazionalità, religioni e concezioni del mondo. Uno Stato che aveva costruito una potente struttura industriale negli anni trenta e che aveva sconfitto la Germania nella seconda guerra mondiale. Uno Stato che diventò una superpotenza in grado di eguagliare gli Stati Uniti quanto a capacità militare alla fine degli anni settanta. Uno Stato il cui ordine politico ed economico aveva incarnato una categoria cruciale nel lessico del pensiero del XX secolo. Dagli inizi del 1992, questo Stato non esisteva più. ([[Robert Service]])
*Mi perdo a pensare quant'è umanamente particolare questo momento storico dell'Unione Sovietica. Il sistema comunista, che per decenni ha determinato la vita di tutti, e spessissimo anche la loro morte, sta crollando. Ma d'un tratto è come se quel sistema fosse stato imposto da qualcuno venuto dallo spazio, come se nessuno quaggiù avesse contribuito a tenerlo in piedi. La corsa all'«io non c'ero e, se c'ero, ero una vittima» è pateticamente incominciata. ([[Tiziano Terzani]])
*Non si può demolire in ventiquattr'ore e passare in un altro Stato. Ci voleva una fase di transizione: due, tre anni. Sarebbe stato normale, adesso è difficile. Certo, il processo non si poteva arrestare e per noi tutti non è facile abituarsi alla «fine dell'Urss». Io avevo un vantaggio: provenendo da una minoranza etnica capivo l'inevitabilità di questo sbocco. ([[Eduard Shevardnadze]])
*Poco prima del crollo sovietico lavorai a un'indagine sull'atteggiamento dei russi nei riguardi della democrazia e della libera impresa. Emerse l'immagine di un popolo stremato dal comunismo e poco consapevole dei vantaggi della democrazia. La tendenza ad affidarsi allo Stato per il lavoro, la casa e altri servizi era profondamente radicata. La gente, abituata al sistema sovietico, sapeva poco o niente di competitività e trovava anomalo, persino fastidioso, che l'aumento salariale dovesse essere subordinato a un aumento della produttività. Quanto alla libertà di stampa, era una bella espressione ma quasi del tutto priva di significato. ([[Madeleine Albright]])
*Un tempo grande potenza, l'Unione Sovietica è stata annientata, e i paesi socialisti dell'Europa orientale che la seguivano alla cieca sono naufragati.</br>Gli avvenimenti innescati nei paesi che hanno scelto la via del capitalismo rinunciando al socialismo provano che non bisogna a nessun costo abbandonare l'ideale e i princìpi rivoluzionari del socialismo. ([[Kim Jong-il]])