Atterraggio: differenze tra le versioni
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*Ad un tratto, il rombo ritmico di un S 79, poi subito un altro e un altro ancora, ed ecco alla fine tutta la formazione; no, non tutta! Sono soltanto undici e ne erano partiti tredici. I [[aeroplano|velivoli]] vengono all'atterraggio uno alla volta, ma il ritmo degli atterraggi e dei giri è diverso da quello delle rituali esercitazioni di addestramento. Ora è più nervoso; qualche velivolo viene all'atterraggio in ritardo, qualche altro atterra in coda a quello che lo precede. Le norme di prudenza, ripetute mille volte alla scuola e dal comandante di addestramento, non vengono più rispettate. Corro incontro al primo velivolo; è quello di [[Giulio Cesare Graziani|Graziani]] che mi fa segni dal posto di pilotaggio che non riesco a capire. Lo rincorro, mentre si dirige al proprio parcheggio; dal velivolo non ancora fermo Graziani scende precipitosamente e mi investe: «Fa' presto, arrivano dei velivoli con feriti a bordo; fa' venire le autoambulanze e i vigili del fuoco.» Mi precipito al comando con la camionetta del campo e subito l'autoambulanza e il carro dei vigili del fuoco si spostano verso il fondo pista. ([[Martino Aichner]])
*Faccio ancora un giro e mi riporto in ''plané'', sparo ancora un razzo, ma ormai in campo non si arrischiano ad accendere la catenaria; non ci rimane che atterrare nel semichiarore della luna al traverso. Non posso fidarmi dell'altimetro che mi ha già tradito a Philippeville e perciò scruto davanti a me per vedere l'inizio del campo e della pista. D'un tratto, dalla semioscurità che è
*L'atterraggio e il lancio sono la stessa cosa, non te l'hanno insegnato? (''[[Gravity]]'')
*Se sopravvivi, qualunque atterraggio è un buon atterraggio! (''[[Buon Natale, Madagascar!]]'')
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